lunedì 21 novembre 2011

Colleziono cappuccini e sorseggio conchiglie

Così non va.
Questi sono i momenti in cui maledici te stessa.
Questi sono quei momenti catartici,ma proprio nel vero senso di "catarsi",in cui ti si "purifica" la mente da tutti quei concetti insulsi come poesia,ricordo,bellezza,nostalgia, e ti rendi conto di quanto tu sia stata fino ad ora stupida.
Quando scavi nella tua borsa alla ricerca di venti meravigliosi centesimi che ti consentano di assaporare un caldo fumante caffelattoso inebriante cappuccino dal distributore e tutto ciò che ti rotola sul palmo della mano è una manciata di conchiglie.Nella borsa.Le conchiglie.Ci sta,è la mia borsa,dovrò pur in qualche modo ovviare alla mancanza di specchietti e rossetti e eyeliner e tutti quegli strumenti che secondo "pensiero comune" dovrebbero trovarsi nella borsa di una ragazza della mia età.Io C'HO LE conchiglie rotte.
E nemmeno un centesimo.Oddio,di "1 centesimo" ne ho pure fin troppi,ma pare che il distributore non li accetti.
Nella mia borsa ci sono conchiglie ma non ci sono soldi.Perchè non ho una borsa piena di centesimi e vuota di conchiglie?!Alcuni sostengono che il contenuto delle borse dica che tipo di persone siamo.
Io sono una ragazza senza cappuccino e con tanta insoddisfazione.Però ho delle poetiche conchiglie.
Chissà se il distributore le accetta...

Caro amico ti scrivo...

Così mi distraggo un po'...
e siccome sei MOLTO lontano,più forte ti scriverò...
E più "lontana" di una persona che abita nel futuro non c'è nessuno!Come vi sentireste se oggi vi arrivasse un'email inviatavi niente poco di meno che da voi stessi dodicenni?Un'email direttamente da un passato non tanto "recente"?
O ancora,cosa vorreste scrivere ad un vostro ipotetico "sè futuro",quali consigli vorreste dargli,cosa vorreste ricordargli,che sorpresa gli/vi fareste?
Perchè tutte queste domande sconclusionate?Perchè da oggi potete scriverVi o scrivere ai vostri amici e programmare l'invio scegliendo una data personale anche a distanza di molti anni,fino alla bellezza di 50 anni di distanza!
Questo grazie al servizio web completamente gratuito FutureMe.org,semplicissimo da usare...utilità di questa applicazione?Nessuna. Divertimento?Io direi assicurato,perchè trovo che sarebbe davvero divertente ricevere tra qualche anno,quando avremo rimosso dalla memoria questo giochetto,un'email da noi stessi,magari in un giorno in cui avremo la luna storta,o magari proprio in un periodo in cui staremo cercando una risposta a qualche domanda e chissà che non ci venga in aiuto proprio questo buffo fantasma del Natale passato...Perchè non provare?:)


Mi raccomando,non dimenticate di cliccare in corrispondenza di "Make this letter" su "Private" se volete che la vostra e-mail sia letta soltanto dal destinatario e su "Public" se preferite che sia visibile anche agli altri utenti del sito.
Se poi siete degli inguaribili curiosi,cliccate su Read Public Letters e potrete dare un'occhiata alle lettere PUBBLICHE altrui...

...Beh,cosa aspettate?Lo so che avete tutti qualcosa da scrivere!


mercoledì 9 novembre 2011

Perchè noi italiani ci distinguiamo sempre

Ecco qui un post davvero curioso e simpatico,trovato girovagando on the net, sulla gestualità nei vari Paesi del mondo e su come oltraggiare in diecimila modi diversi culture e modi di fare lontani dai nostri...ma ciò che più mi ha divertito è proprio il punto riguardante il modo di fare ITALIANO: Perchè,perchè solo a noi il DISEGNINO DI SPIEGAZIONE?!
ps.Si lo so,il post è in inglese e in realtà non avevo voglia di tradurlo...so,portate pazienza...and READ!:)

You step over someone’s legs in Nepal and don’t even realize you’ve committed a grave social taboo! Although most locals will excuse breaches in etiquette, wouldn’t you rather be informed? Read below for a list of etiquette tips, taken from our various guidebooks, to help you navigate different parts of the world.
1. In Asia, never touch any part of someone else’s body with your foot, which is considered the ‘lowest’ part of the body. If you accidentally do this, apologize by touching your hand to the person’s arm and then touching your own head. Don’t point at objects or people with your feet, don’t prop your feet on chairs or tables while sitting. – From the Lonely Planet Thailand travel guide (and other Asia guidebooks)

2. Also in Asia, refrain from touching people on the head or ruffling their hair. The head is spiritually the ‘highest’ part of the body. Don’t sit on pillows meant as headrests, as it is a variant on this taboo. – From the Lonely planet China travel guide

3. Shaking hands was introduced to Fiji in the 19th century by way of Tonga, and quickly became the established custom. An affectionate handshake can be very long, and may even last throughout an entire conversation. – From the Lonely Planet South Pacific Phrasebook

4. In Nepal, it’s bad manners to step over someone’s outstretched legs, so avoid doing that, and move your own legs when someone wants to pass. Also do not step over or sit on a monk’s cushions in or near a temple, even if no one is sitting on them.  Always walk around stupas and chortens (Tibetan-style stupas) in a clockwise direction. – From the Lonely Planet Nepal travel guide

5. In Japanese baths, called onsen, always wash first before entering the water. The water is considered fouled if someone does not do this, kind of like the American equivalent of peeing in a pool. Also, use a wash cloth to cover your private bits and pieces.  – From the Lonely Planet Japan travel guide. (Also see: Top 10 hot springs in Japan)

6. The people of Italy are emotionally demonstrative, so expect to see lots of cheek kissing among acquaintances, embraces between men who are good friends and lingering handshakes. Italian men may walk arm-in-arm, as may women. Pushing and shoving in busy places is not considered rude, so don’t be offended by it. Try to hold your ground. The Italian body language vocabulary is is quite extensive, but the following six may prove useful when traveling:
Italian Body Language
Six examples of Italian body language with their matching translations

7. Shaking hands across a threshold is considered unlucky in Russia. An interesting feature of this is that some pizza delivery guys refuse to conduct a transaction across a threshold; you either have to go out to the hall or invite them just inside the door. – From the Lonely Planet Russia travel guide

8. In India it is possible to pay a tremendous compliment with body language alone. When somebody approaches a person with their tongue between their teeth and gathers the air around the person’s head with their hands to draw it into their own personal space, it means they find the person either unbearably beautiful or extraordinarily intelligent. – From Lonely Planet’s Indian English Language & Culture

9. Don’t stick your index finger and middle finger up with the palm of your hand facing towards you in the UK… it’s the equivalent of giving someone the finger. Tip: Don’t order two beers in this fashion in UK bars. Doing it palm facing out is OK (i.e., the peace sign) – From a Lonely Planet staffer in the UK

10. Moroccan greetings can last up to 10 minutes. Shake with your right hand then touch your hand to your heart, to indicate that you’re taking the meeting to heart. Good friends may tack on up to four air kisses, accompanied by a stream of well wishes: ‘How are you? Everything’s good with you? I hope your parents are well? Baraka(blessings) upon them!’ – From Alison Bing, Lonely Planet Morocco author

Fonte: sito del gruppo musicale Within Temptation:  http://www.within-temptation.com/lifestyle/body-language-101/

E voi,ne conoscete altre?

lunedì 7 novembre 2011

Tikli

Tikli,
       solleticare,
                      far sorridere,giocare con qualcuno per farlo ridere,
leggerezza e bambineria,solletico per scacciare la tristezza,tenerezza,ma anche solletico snervante,
solletico insopportabile e rompiscatole,
solleticare come sfiorare,gesto in punta di piedi,muovi tre dita e poi scompare,non è più,se ne va così come è arrivato,basta un "No" secco e non solletica più.A volte.
A volte no.Che poi è anche una bella parola "solleticare",è eufonica (si,ho anche la fissa delle parole che suonano bene,che s'impastano bene in bocca,che rendono l'idea,una delle tante malattie mentali che mi affliggono),la pronunci ed ecco che te lo senti quasi addosso,il solletico,come tikli,in esperanto,la sensazione è uguale.
Che poi,io dovrei anche andare a studiare.
Che poi sarebbe anche tardi per andare a studiare.
Che forse,sto cercando una scusa per non andare a studiare.
Che tikli sa essere anche un suono davvero cretino.
E ora che ci penso io DETESTO se qualcuno prova a "tikliarmi" i piedi.
Verbo cretino,infantile,con voglia di sorridere e far ridere,snervante,odioso,insopportabile,leggero,neanche lo pronunci e già è scomparso,è corso a nascondersi per paura di esagerare.
Mi sa che stavolta ho beccato un nick name che mi piace davvero.
Tikli.
E i deliri pre-nanna.
Forse è bene che vada a nannare davvero.

giovedì 3 novembre 2011

Caminante, no hay camino

Tutto passa e tutto resta,
però il nostro è passare,
passare facendo sentieri,
sentieri sul mare.
Mai cercai la gloria,
né di lasciare alla memoria
degli uomini il mio canto,
io amo i mondi delicati,
lievi e gentili,
come bolle di sapone.
Mi piace vederle dipingersi
di sole e scarlatto, volare
sotto il cielo azzurro, tremare
improvvisamente e disintegrarsi…
Mai cercai la gloria.
Viandante, sono le tue orme
il sentiero e niente più;
viandante, non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando.
Camminando si fa il sentiero
e girando indietro lo sguardo
si vede il sentiero che mai più
si tornerà a calpestare.
Viandante non esiste il sentiero,
ma solamente scie nel mare…
Un tempo in questo luogo dove
ora i boschi si vestono di spine,
si udì la voce di un poeta gridare
“Viandante non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando…”
Colpo a colpo, verso dopo verso…
Il poeta morì lontano dal focolare.
Lo copre la polvere di un paese vicino.
Allontanandosi lo viderono piangere.
“Viandante non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando…”
Colpo a colpo verso dopo verso…
Quando il cardellino non può cantare.
Quando il poeta è un pellegrino,
quando non serve a nulla pregare.
“Viandante non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando…”
Colpo a colpo, verso dopo verso.
(Antonio Machado) 


domenica 23 ottobre 2011

"Dipingo per vivere e combattere l'ansia "

Francine Van Hove,pittrice francese contemporanea.
"Dipingo per vivere e combattere l'ansia, ritraggo una sorta di felicità nostalgica..."




"Mi interessa la bellezza femminile in ogni suo aspetto : il sonno, il riposo , il volto abbandonato reso come lo specchio dell'anima , tutto il corpo, i gesti che danno l'espressione dei sentimenti..."





Site: http://www.francinevanhove.com/

martedì 11 ottobre 2011

ABBRASCIAAAAMOCI TUTTI!

Avete voglia di qualcosa di diverso,di un'esperienza divertente e "coccolosa"?
Avete voglia di essere un po' scemi,un po' pazzi,di mettervi in ridicolo o di regalare tttanto ammore ed energia positiva ad amici e sconosciuti?
Beh,ricordate il mio post sulla Free Hugs Campaign?Ebbene...


Ricopiando dall'evento su facebook...

Con immensa gioia ti invitiamo a partecipare il 16.10.2011 alla 1° Giornata nazionale degli Abbracci, un evento senza precedenti nel mondo inaugurato da Umani in Divenire. L’energia che si genera in un luogo in cui si regalano abbracci ai passanti è qualcosa di straordinario che solo chi ha vissuto può comprendere pienamente. Ci sono attivisti in tutto il mondo che si organizzano saltuariamente in varie città. Spesso molti vorrebbero partecipare ma non possono viaggiare o, peggio ancora, non sanno nemmeno dell’evento. Ragion per cui abbiamo deciso di mobilitarci insieme, ciascuno dalla propria città, per regalare abbracci all'intera nazione.
Nella stessa data avrà luogo una meditazione mondiale con l’Energia Preghiera focalizzata sull’Italia per alzare il livello vibratorio degli italiani favorendo l’apertura delle emozioni in coloro che si incontreranno quel giorno. Tra gli oltre due milioni di diksha givers  che aderiranno e tutte le organizzazioni che compartecipano con Umani in divenire in tutto il mondo abbiamo già oltrepassato i 5 milioni di partecipanti alla meditazione sull’Italia!
La giornata nazionale degli abbracci congiunta alla meditazione mondiale, fanno di questo avvenimento un’occasione unica al mondo. L’intento deliberato di un tale evento congiunto che sfocia in un abbraccio collettivo che coinvolge un’intera nazione, ha degli effetti così potenti da generare un gigantesco campo di energia unificato capace di frantumare molte barriere inducendo così molti ad aprirsi. Insieme possiamo causare effetti senza precedenti in noi e nel mondo intero!

Guarda la Mappa Nazionale delle Città che hanno già aderito per unirti agli attivisti in quel giorno
(link ufficiale e mappa nazionale) http://umaniindivenire.grou.ps/567466
Oppure comunicaci a contattaci@umaniindivenire.it una città non ancora segnata in cui puoi diventare tu stesso parte attiva inviandoci il tuo nominativo, la via o piazza dove regalare gli abbracci e i tuoi contatti di riferimento (email e tel) in modo che li inseriamo nella mappa e ti inviamo la locandina personalizzata della tua città e tutto il materiale necessario.
L’obiettivo è quello di coprire tutte le città italiane quindi attivati sin da ora per diffondere il messaggio a tappeto e a coordinare insieme a noi questa meravigliosa esperienza!

Sii il Cambiamento che vuoi per il mondo!
Lo Staff di Umani in Divenire

 link alla pagina ufficiale dell'evento e alla mappa: http://umaniindivenire.grou.ps/567466
Per informazioni visita la nostra piattaforma: www.umaniindivenire.it
o scrivici a: contattaci@umaniindivenire.it
Su questo sito sono riportate le varie città partecipanti fino ad ora con relativo link all'evento "locale" su facebook: http://www.julienews.it/notizia/cultura-e-tempo-libero/1-giornata-nazionale-degli-abbracci-e-meditazione-mondiale-per-litalia/89521_cultura-e-tempo-libero_7_1.html


L'evento per quanto riguarda la città di Firenze: http://www.facebook.com/?ref=home#!/event.php?eid=253245151386468

ABBRASCIAAAAAAAMOCI TUUUTTI!

venerdì 7 ottobre 2011

Are you ready for truth? Are you ready to be real?


...Dico qualcosa perchè penso che sia ciò che tu vuoi sentire, o sto dicendo qualcosa che è vero in questo momento per me?

La verità è una cosa complicata.

Siete pronti per la verità?Siete pronti per essere reali?

mercoledì 5 ottobre 2011

Non è un cuore,perdio!

Non è un cuore, perdio, è un sandalo di pelle di bufalo
che cammina, incessantemente, cammina
senza lacerarsi
va avanti
su sentieri pietrosi.

Una barca passa davanti a Varna
"Ohilà, figli d'argento del Mar Nero!"
una barca scivola verso il Bosforo
Nazim dolcemente carezza la barca
e si brucia le mani
(Nazim Hikmet)

                                    
Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare nè il tuo passato nè il tuo futuro, però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare,
solamente posso offrirti la mia mano perchè ti sostenga e
tu non cada.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei.
Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
Non giudico le decisioni che prendi nella vita,
mi limito ad appoggiarti, simolarti ed aiutarti se me lo chiedi.
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
però posso offrirti lo spazio necessario per crecere.
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore,
però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti nè cosa sei nè cosa devi essere
solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico,
in quel momento sei apparso tu.
Non sei nè sopra, nè sotto mè in mezzo nè in testa e nè alla fine della lista.
Non sei nè il numero uno nè il numero finale
nè tanto meno ho la pretesa di essere il numero 1 il 2 o il 3 della tua lista.
Basta che tu mi voglia come amico.
 

Non sono gran cosa, però sono tutto quello che posso essere.
 (Jorge Luis Borges)


Veder cadere le foglie
mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto,quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore,quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo,quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno 
mi sento d'accordo
 con gli uomini e con me stesso. 
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d'ippocastani.
(Nazim Hikmet)
  


venerdì 30 settembre 2011

Quando l'uomo con la pistola incontra l'uomo con un libro,l'uomo con la pistola è un uomo morto.

Bello,bellissimo,stupendo,stupendissimo,geniale,fresco,fantastico,...poetico!Per la serie "Beautiful events" (che non sta per eventi della serie Beautiful-nananananananaaaaa na,na naa.),oggi 30 settembre 2011 si è tenuta una meravigliosa manifestazione di affetto,solidarietà e complicità nei confronti di una libreria che purtroppo sta chiudendo:La Libreria Martelli in via de' Martelli di Firenze.Ora,essendo da poco più di un anno a Firenze,questa libreria non la conoscevo,ed ora me ne rammarico,mi sarebbe piaciuto vagare almeno una volta fra quegli scaffali!
Ok,sto divagando,torniamo  al succo della questione,la "manifestazione".Citando l'evento che ha raccolto le adesioni su facebook,
"Pensando a quel favoloso libro e film che è "Fahrenheit 451" ai librai della Martelli è venuta in mente un'idea insolita per manifestare pubblicamente il loro dispiacere, coinvolgendo in modo divertente e "spettacolare" i cittadini e gli affezionati clienti o amici....
Ci troveremo venerdì 30 settembre alle 18 innanzi alle vetrine ormai vuote della libreria, ciascuno con un libro (il preferito, quello che sta leggendo ora o solo uno a caso), e a un segnale stabilito, il suono di una trombetta da stadio, inizieremo ciascuno a leggere a voce alta una pagina, sostando o camminando di fronte alla nostra libreria o lungo tutta la via se saremo tanti...il tutto fino a un secondo segnale (per circa 7-10 minuti). Sarebbe meraviglioso diffondere questa iniziativa, coinvolgere più persone possibili, fare in modo che tanta gente accorra con il proprio libro... un modo pacifico e aggraziato per manifestare alla città il nostro amore per i libri!"
Il risultato?All'inizio soltanto una strada molto affollata apparentemente uguale a tante altre di Firenze,ma ad aguzzare la vista,ogni passante,CHIUNQUE,giovani,anziani,adulti,mamme,ciclisti,TUTTI avevano da qualche parte nascosto un segno distintivo...


Chi lo nascondeva nella borsa pronto a sguainarlo come un'arma al segnale,chi lo stringeva in una mano come se fosse stato un prolungamento del proprio braccio,chi ne approfittava per risfogliarlo in attesa...poi tutti questi pericolosi assassini dell'ignoranza,all'arrivo del proprietario della libreria (o almeno credo che fosse lui),sono venuti allo scoperto,urlando la loro voglia di leggere:



E dopo grida di approvazione e applausi la trombetta ha emesso il suo fatidico richiamo, ed è iniziato...il DELIRIO.Le foto non possono minimamente rendere l'immenso brusio di più di trecento voci che leggevano insieme le pagine più disparate dei libri più vari:

La lettura collettiva è durata più o meno dieci minuti buoni,durante i quali ho realizzato gradualmente che:
a.Non leggevo ad alta voce da un sacco di tempo
b.La mia voce faceva come al solito schifo
c.Nella fretta e nell'entusiasmo mi mangiavo le parole in un modo talmente imbarazzante da rasentare la dislessia
d.Grazie a Dio c'era così tanto baccano che nessuno poteva sentirmi mentre storpiavo Erri De Luca
e.Riflettendoci non ho intravisto nessun Federico Moccia.Quale profonda gioia!

Non appena la trombetta ci ha richiamati all'ordine,è partito un applauso di libri e mani che sembrava non voler finire più.
Scrivo questo post per ricordare questa bellissima esperienza,perchè il sorriso con cui ho lasciato quella folla di lettori festosi e guerrieri non lo dimenticherò,perchè questa è la dimostrazione che non è vero che la cultura è morta,che i libri sono superati,che ormai è tutto da buttare.Il sentimento che ci ha accomunati oggi pomeriggio è da custodire e gridare ai quattro venti.
In bocca al lupo ai proprietari e i dipendenti della libreria Martelli!
Io torno ad allenare questa mia lingua attorcigliata e incompetente,alla prossima!

mercoledì 7 settembre 2011

Chi dorme è tutti gli uomini

Chi abbraccia una donna è Adamo. La donna è Eva.
Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo. Mi dicono che è la luna, ma
Che posso fare con una parola e con una mitologia?

Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono così belli.
I tranquilli animali si avvicinano perché io gli dica il loro nome.
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se li apro appaiono.
Sfogliando l'Atlante progetto la forma di Sumatra.

Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c'è un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l'Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.

Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l'amore che non ha né possessore né posseduta, ma entrambi si donano.
Sia lodato l'incubo che ci rivela che possiamo creare l'Inferno.

Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme è tutti gli uomini.

Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c'è nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Chi legge le mie parole sta inventandole.

(Jorge Luis Borges- La felicità)
 

lunedì 27 giugno 2011

Tremuli solchi

Contemplo il lago silenzioso
che la brezza fa rabbrividire. 
Non so se penso a tutto
o se tutto mi dimentica. 
Nulla il lago mi dice
né la brezza cullandolo. 
Non so se sono felice
né se desidero esserlo. 
Tremuli solchi sorridono
sull'acqua addormentata. 
Perché ho fatto dei sogni
la mia unica vita?

(Fernando Pessoa - Canzoniere)

giovedì 16 giugno 2011

Piezz 'e core

Che ci vogliamo fare,casa è nu piezz 'e core...:)

C’è una musica in quel treno
che si muove e va lontano
musica di terza classe
in partenza per Milano
c’è una musica che batte
come batte forte il cuore
di chi parte contadino
ed arriverà terrone.
C’è una musica in quel sole
che negli occhi ancora brucia
nell’orgoglio dei braccianti
figli della Magna Grecia
in quel sogno di emigranti
grande come è grande il mare
che si porta i bastimenti
per le Americhe lontane...
 [Una delle mie poche foto decenti.Scorcio del mare di Otranto in un mattino di Aprile.Cliccate per ingrandire.]

lunedì 6 giugno 2011

Thanks, Danny.

Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi suonare. Loro sono 88, tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere.
Ma se tu, ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita... Se quella tastiera è infinita, allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Tu sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio. Cristo, ma le vedevi le strade? Anche solo le strade.Ce n'è a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una, a scegliere una donna, una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire...Tutto quel mondo, quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce e quanto ce n'è.
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla?A viverla...


(Novecento-Alessandro Baricco)

mercoledì 25 maggio 2011

Acqua, succhi, saliva e sputi



[...]Portatemi sulla riva, gnari, sul confine dove l’acqua tocca la
terra, dove l’asciutto diventa bagnato.
Domani qua metteranno il cartello: Privato.

Ma di chi è l’acqua,
perché non riesco a non pensare che questa
non sia roba da vendere e comprare.

Intuisco che è così, ma perché non può esserlo?
Dammi una buona ragione!
E lui:
per la sua eguaglianza universale,

per l'indipedenza di ogni particella dalle altre
solo due parti di idrogeno per una di ossigeno
 

Per la libertà del suo stato liquido, solido, gassoso,
nel ciclo della pioggia e nelle correnti;

per la variabilità di quiete e tempesta;

per la consapevolezza della sua massa gigantesca tre a uno;

3 a 1 fisso dell’acqua sulle terre emerse;

per la grandezza di ogni orizzonte marino che diventa oceano;

per il suo essere linea, confine, finis terrae che disegna il mondo conosciuto,


per i pesci, i mammiferi marini, le capacità di sciogliere i sali,
trattenere lo zucchero, la stanchezza umana... 


[Due parti di idrogeno per una di ossigeno- Marco Paolini e i Mercanti di Liquore]

giovedì 19 maggio 2011

E ti diranno

E ti diranno parole rosse come il sangue,
nere come la notte;
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte
io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti
che sanno parlare con il cielo.
Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.

Sogna, ragazzo sogna
quando sale il vento
nelle vie del cuore,
quando un uomo vive
per le sue parole
o non vive più;
sogna, ragazzo sogna,
non lasciarlo solo contro questo mondo
non lasciarlo andare sogna fino in fondo,
fallo pure te..
Sogna, ragazzo sogna
quando cade il vento ma non è finita
quando muore un uomo per la stessa vita
che sognavi tu
Sogna, ragazzo sogna
non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu...

Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre
perchè hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente
passa ogni tanto la mano
su un viso di donna, passaci le dita
nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita

E la vita è così forte
che attraversa i muri per farsi vedere
la vita è così vera
che sembra impossibile doverla lasciare
la vita è così grande
che quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo,
convinto ancora di vederlo fiorire

Sogna, ragazzo sogna,
quando lei si volta,
quando lei non torna,
quando il solo passo
che fermava il cuore
non lo senti più
sogna, ragazzo, sogna,
passeranno i giorni,
passerà l'amore,
passeran le notti,
finirà il dolore,
sarai sempre tu...

Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo
nella mia memoria,
tante volte tanti
dentro questa storia:
non vi conto più;
sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio
sulla scrivania,
manca solo un verso
a quella poesia,
puoi finirla tu. 

(Roberto Vecchioni) 

mercoledì 18 maggio 2011

Il passeggino prepotente

Razzismo.La mia mente si è rifiutata per un bel po' di pronunciare questa parola:Non è possibile,sicuramente starò fraintendendo,non esageriamo,non vediamo del razzismo ovunque ora...! Eppure non riesco a trovare una motivazione differente per lo schifoso accanimento a cui ho assistito oggi pomeriggio.
Sono NAUSEATA. Perchè esiste gente che ama seminare astio e rancore,che s'impegna a rendere questo mondo peggiore?
"Every moment is a choice",dice Patch Adams...non c'è dubbio,certe persone non sanno proprio scegliere.
 

Ore 15:30 o giù di lì,autobus 14,strapieno come al solito in un modo impressionante anche in questi orari strambi nei quali  ho sempre avuto la convinzione che non dovesse esserci nemmeno un'anima in giro.Il 14 sa smentirti sempre.

In uno dei posti riservati alle donne in gravidanza,agli anziani o ai disabili, siedeva una giovane donna straniera con il velo (sembrerà un dettaglio insignificante, ma pare che questi "segni distintivi" attirino l'attenzione negativa dei cretini) che tratteneva con le mani un passeggino,alle sue spalle il marito coccolava un po' sulle gambe un bambino di circa un anno.
Ad una fermata è salita una signora che accompagnava una ragazza sulla sedia a rotelle,ha cercato di farsi strada con un po' di difficoltà,e noi tutti ci siamo spostati per consentirle il passaggio nel piccolo spazio affollato,la giovane mamma si è alzata in piedi e ha spostato il passeggino mettendolo trasversalmente in modo tale da permettere sia alla carrozzina che alla donna che accompagnava la ragazza la migliore comodità possibile. Saremmo ripartiti tutti serenamente.Peccato che...
"Quel passeggino lo deve chiudere."
Ecco una brillante signora che questo pomeriggio non aveva nulla da fare se non puntare il dito e dare aria alla bocca.
La donna musulmana l'ha guardata smarrita,la signora che accompagnava la ragazza  disabile è intervenuta con voce pacata:
"No no,ma non mi da noia per nulla...sto benissimo."
"Si ma...questo passeggino lo deve chiudere,non si tiene il passeggino aperto!Lo san tutti,CHIUDERE,CHIUDERE!"ha iniziato ad insistere perentoria e gesticolando verso la madre la simpaticissima donnina,alzando la voce,finchè non è intervenuto il padre di famiglia spazientito affermando che non stava dando alcun fastidio,che il bambino fino a poco tempo prima era nel passeggino,che se non ci fosse stato lui come avrebbe fatto la moglie a tenere il bambino in braccio e contemporaneamente appena salita chiudere il passeggino e trattenerlo accanto a sè?
Naturalmente l'accusatrice tutta d'un pezzo non si è lasciata zittire,e ha iniziato ad aggrapparsi a leggi che in Italia vanno rispettate,"che in Italia si chiude sempre il passeggino",che la ragazza  disabile aveva gli stessi diritti loro (non chiedetemi cosa c'entrasse con la situazione,ma questi esemplari di umana demenza spesso si sentono persone di gran cuore),che il bambino lo tengono tutti in braccio,e via con un sermone da cittadina onesta e indignata,ignorando sia la domanda di un passeggero che stufo ha sbottato "Signora,ma se non hanno fatto problemi loro,qual è il suo problema?!",sia le grida del padre, che affermava che in 10 anni in Italia non aveva mai visto delle mamme chiudere il passeggino in autobus se non dava fastidio a nessuno,fino ad ignorare persino i richiami imbarazzati dell'altra signora che cercava di farle capire che per lei non c'era davvero nessun problema,perchè avevano tutti trovato posto.
Niente da fare,questa nobile paladina di una giustizia tutta sua ha coinvolto l'autista,l'autobus si è fermato,il padre del bambino ha deciso infuriato di chiamare i carabinieri,e intorno decine di borbottii differenti,chi scocciato non aveva voglia di perdere il treno,qualche signora che annuiva consenziente e sospirante all'indignazione di questa "brava" italiana,altri che si chiedevano perchè questa donna ci stesse provando tanto gusto a costruire un putiferio sul nulla."Perchè non se ne può più di queste prepotenze",diceva lei...Ripenso alla scena,e non riesco proprio a vederci nessuna prepotenza in una madre e un passeggino.Una madre che sposta un passeggino per far spazio ad una ragazza disabile.Ci sarà stato anche un breve sorriso o sguardo di gratitudine fra le due, prima che succedesse il finimondo.Perchè io ci vedo soltanto tanta armonia?

mercoledì 13 aprile 2011

Free hugs campaign!



Sometimes,a hug is all what we need.
Campagna dei Liberi Abbracci,degli Abbracci Gratis,definiteli come volete...Campagna contro la solitudine e l'indifferenza dietro cui oggi ci barrichiamo.
Quando:Tutto è iniziato nel 2004
Chi:L'idea è partita da un ragazzo australiano,Juan Mann,che armato di cartello con su scritto "FREE HUGS" ha deciso di distribuire abbracci gratis ai passanti.

Neanche il divieto della polizia e dell'amministrazione pubblica è riuscito a  fermare questo movimento.

2006:Nel giro di pochi mesi il video su you tube creato dal gruppo musicale Sick Puppies arriva a contare oltre 6 milioni di visualizzazioni.
Per il resto,vi lascio il sito ufficiale...http://www.freehugscampaign.org/
...Ma è il video che lascia il messaggio più bello!
Pronti a sollevare il vostro cartellone?

sabato 2 aprile 2011

Il nostro tempo

I giorni fra di noi trascorrono veloci
E come andrà a finire ancora tu non sai
Il mondo sta cambiando e noi stiamo cambiando
Respirando, sempre respirando
Le strade son diverse,
Frenetiche,
Ma intense di volti e lineamenti differenti
Vedo immagini nuove,
Culture e colori,
Radici lontane che adesso mi appartengono...
Il mondo che vorrei
Non trova differenze
Fra l'uomo e le sue varie appartenenze
E quello che vivremo sarà
La foto di una nuova realtà
Immagine del nostro tempo
Un'onda che mi cambierà… dentro
E mi sento un africano metropolitano
Con gli occhi da orientale
E il cuore di chi sa che andrà lontano
La mia casa è un altopiano al centro di Milano
E mi sento umano
Io mi sento umano…

E mi sento un africano metropolitano
Con gli occhi da orientale
E il cuore di chi sa che andrà lontano
E se ti sembra strano…io mi sento umano.
I giorni fra di noi, trascorrono veloci
E come andrà a finire ora tu lo sai
E quello che viviamo è già la foto di una nuova realtà
Immagine del nostro tempo
Lo specchio di un fiume che si muove lento…
E mi sento un africano metropolitano
Con gli occhi da orientale
E il cuore di chi sa che andrà lontano
La mia casa è un altopiano al centro di Milano
E mi sento umano, io mi sento umano…
E mi sento vivo sono figlio del destino
Ho scelto il mondo per confine e non sarò mai clandestino
Se ti sembra strano…vieni più vicino…
Io mi sento umano…io mi sento umano.

E guarderemo da lontano quello che eravamo
Con la semplicità andremo via tenendoci per mano…

(Il nostro tempo-La Scelta)

Lo spero.

 

domenica 27 marzo 2011

I piaceri dei cinque sensi più uno:Olfatto

Ok,l'idea non è tutta farina del mio sacco.Ringraziamenti vanno al cappuccino vivificante di questo pomeriggio,agli ultimi due post del blog di un'amica (un po' di pubblicità non richiesta: http://quiabbiamoibiscotti.blogspot.com/2011/03/21-lusinghe-uditive.html  anche se non è della blogoclasse, ha un gran bel blog!),e al mio bonsai,silente,morente,ma presente.Ah,ringrazio anche Lady Pigrizia e questa splendente giornata uggiosa che uggiosamente concilia il mio uggioso studio.(Non in progress).
Dunque,farò degli elenchi quando mi andrà (non faccio più promesse,come avrete notato la descrizione delle sette meraviglie si è fermata alla prima) circa i piaceri dei cinque sensi più uno:Olfatto,Gusto,Vista,Udito,Tatto e Senso Indefinito che vi definirò più in là.E' gradita la vostra partecipazione per arricchire la lista,naturalmente io la aggiornerò secondo i miei gusti ma se avete suggerimenti li aggiungerò volentieri (tranquilli,vi citerò u.u)
Detto questo...

1)Odore di cappuccino o caffè nel primo mattino o primo pomeriggio
2)Senso di onnipotenza al profumo di pulito che invade la stanza a cui muovi guerra da due ore
3)Profumo di pane caldo per strada mentre torni a casa verso l'ora di pranzo
4)Odore della vernice fresca sulle pareti appena ridipinte
5)Sniffare le pagine ruvide di un libro e cercare di definire se l'odore ti piace o meno
6)Appropiarti,tu le tue narici i tuoi polmoni e chiunque altro voglia partecipare,dell'odore/profumo/essenza del mare (preferibilmente quando è un po' agitato,magnificamente quando è in tempesta)
7)Odore ipnotico del sugo che cuoce in pentola e che guida la tua mano prima verso il pezzo di pane sul tavolo,poi verso i fornelli,poi dentro la pentola e poi...interviene il gusto.Ma all'inizio è tutta colpa di quel maledetto naso,è Lui che comanda.
8)Intruglio poco convincente che hai cucinato TU (il sugo del punto 7 può essere solo opera di Mamma) e che miracolosamente...ha un buon odore.
9)Affondare il naso orgogliosa nel tuo primo bucato e quasi collassare per il profumo.(molto probabilmente perchè,oltre ai miscugli chimico-esplosivi di venti detersivi diversi usati affinchè uscisse vagamente decente,non l'hai sciacquato molto bene.)
10)Odore di salsedine sulla pelle
11)Odore della terra bagnata dopo la pioggia
12)Cioccolata.(Elemento pericolosissimo:Nessuno dei cinque sensi più uno può resistergli.)
13) .....to be continued.Cosa manda in delirio il vostro naso?Sbizzarritevi! ;)

venerdì 25 marzo 2011

Morte?Ssstttt!

Ultimo incontro dei quattro previsti del Centro di Medical Humanities della facoltà.
Argomento:Antropologia della morte.
Si,non è un tema leggero,e neanche tanto allegro in effetti...ma dei tre che ho seguito è stato quello che mi ha colpita di più,per il modo in cui è stato trattato,per la delicatezza e la profondità dell'argomento,per la capacità dei relatori d'integrare l'ieri e l'oggi,il passaggio da una morte "addomesticata",in cui si accettava serenamente questo evento come parte naturale della vita,alla morte "medicalizzata" di oggi,morte che è diventata quasi un taboo,io stessa affermando di essere persino affascinata da questo argomento rischio di passare per una mezza matta,perchè sulla morte non si scherza,della morte non si parla,lo stesso termine ha così tanti sinonimi più dolci contemplabili che Santo cielo!Perchè se siamo vivi dobbiamo pensare alla morte!Cambiamo discorso!
...E invece no.Credo sia estremamente importante,soprattutto per noi studenti di medicina,riflettere su questo argomento:Verrebbe naturale pensare che una volta assodato che il paziente è destinato a morire,e non c'è nient'altro da fare,che il compito del medico sia finito,il grande guerriero che combatte ogni giorno contro la morte rende le armi e passa al nuovo caso...niente di più falso,anche in questo momento estremo si aprono prospettive e possibilità inimmaginabili,in cui il medico può e deve fare la sua parte...:Migliorare la "qualità della morte" del paziente.Essere in grado di relazionarsi e comunicare con i familiari della persona malata.Non lasciare il malato "terminale" da parte,ma "prendersi cura" di lui,anche se per il poco tempo che gli rimane.
Riassumere l'intera conferenza sarebbe impossibile,gli interventi sono stati tanti e le questioni toccate molteplici,dal rapporto medico-paziente,all'incapacità dei medici di oggi di "comunicare" e collaborare,la questione del testamento biologico,del limite fra cura e accanimento terapeutico...e io stessa non saprei rendere giustizia a quanto è stato detto,ho ancora la mente fresca di riflessioni,sensazioni ed emozioni confuse.
Sono questioni molto più grandi di me,eppure sono in grado di starci tutte in questa mia piccola vita,nella vita di tutti noi,più o meno direttamente.
"Come possiamo affrontare noi medici la difficile realtà della morte,come approcciarci in situazioni così delicate,qual è la risposta?"-hanno chiesto a un certo punto.E il relatore ha risposto,molto umilmente e con semplicità:
"La risposta credo sia nella compassione."
Ho sorriso.Non me l'aspettavo.
Compassione.Curare nel senso di "prendersi cura".Accettare i nostri limiti di uomini,valorizzare il nostro essere uomini e non macchine biologicamente e chimicamente funzionanti che dopo un po' si guastano,si rompono.Tecnologia amica,ma non padrona.Migliorare la qualità della vita,migliorare la qualità della morte.Tutto questo e molto di più.
Tenete d'occhio le attività del Centro Medical humanities,aiutano a dare uno spessore e degli spunti di riflessione per la nostra professione che nessun libro di anatomia o di istologia potrà darci.

martedì 22 marzo 2011

Felice Ostara!

Ieri era l'Equinozio di Primavera,dunque mi sento in dovere di augurarvi seppur in ritardo una "Felice Ostara" a tutti!Di cosa sto parlando?Semplicemente della festività dell'Equinozio di Primavera, celebrata dalle religioni pagane...personalmente sono cristiana,ma trovo molto affascinanti queste religioni che si rifanno al culto e alla celebrazione della natura o,meglio,della Madre Terra,e direi che ultimamente non farebbe male a nessuno di noi omaggiare un po' il nostro pianeta,perciò perchè non conoscere un po' queste tradizioni lontane dalla nostra?
In sintesi...
"Ostara è uno degli otto sabbat neopagani.Si celebra il giorno dell'equinozio di primavera ed è condivisa più o meno da tutte le religioni pagane moderne.
La festa di Ostara celebra la rigenerazione della natura e la rinascita della vita.
E' il periodo della crescita e del rinnovamento." (cit.)
Auguro dunque un felice percorso di crescita e rinnovamento,sperando che questa primavera ci porti giorni migliori!
Oltre alla Primavera però,ieri si è celebrata anche la Giornata Mondiale della Poesia....e anche se in ritardo,non posso evitare di dedicare un post ad una delle più belle invenzioni umane.Invenzione?O scoperta di qualcosa che avevamo già dentro?

domenica 20 marzo 2011

We watch our world fall apart...

Brother, my brother
Tell me what are we fighting for
We've got to end this war
We should love one another
Oh, can't we just pretend
This war never began?
We can try
Brother my brother

We face each other from different sides
The anger burns can't remember why
It's kind of crazy to cause so much pain
Our foolish pride makes us hate this way

We watch our world fall apart
Tell me what good is winning
When you lose your heart?


Brother my brother
Tell me what are we fighting for
Isn't life worth so much more
We should love one another
Oh, can't we just pretend
This war never began?
Tell me why
Brother my brother

Yes
We can try
Brother my brother
Yes

Let's take a moment to look deep inside
and say we're willing to give love a try
we're not as different as we seem to be
there's so much more to me than what you see

It don't have to be this way
Think about the consequences
then turn around and walk away

Brother my brother
Tell me what are we fighting for
Isn't life worth so much more?
We should love one another
Oh, can't we just pretend
This war never began?
Tell me why
Brother my brother(x2)

 
Forse un po' dissonante in questo nuovo tempo di guerra che ci sta venendo incontro,in cui siamo già dentro,forse no.Ogni guerra è uguale all'altra.Non c'è differenza nel risultato. 
Sentire di truppe,aerei,navi che partono,sottomarini e bombardamenti,le prime vittime civili,le minacce di un folle dittatore,le promesse trionfanti e gloriose di capi di Stato che hanno altre mire oltre al sostegno dei ribelli,la squallida penosa schifosa fantasia del nome "Odissea all'alba".L'Odissea non è stata affatto breve.Non è stata indolore.E qui,noi,ci avviciniamo al crepuscolo della civiltà.

giovedì 17 marzo 2011

Auguri Italia.

Ieri sera sono andata a vedere Saviano.Ieri sera,vigilia del 17 Marzo,notte bianca per i musei di una Firenze vestita a tricolore,io mi sono messa in fila,e non una fila da niente,una fila che si allungava per oltre due strade,per entrare nella Feltrinelli ad ascoltare le parole di Roberto Saviano.Può sembrare uno strano modo di trascorrere i festeggiamenti italiani,quello di mettersi in coda davanti ad una libreria per vedere uno scrittore.Si,insomma,che diamine,Firenze ha delle piazze bellissime,i musei erano gratuiti,anche se fosse stato il mio scrittore preferito forse avrei dovuto consacrare la serata all'Italia e andare in giro,non chiudermi in una libreria per la presentazione di un libro...si,sono stata molto indecisa sul da farsi,ma alla fine quel richiamo è stato più forte.E ora so perchè.
L'Italia si festeggiava anche lì.
Una parte bellissima d'Italia.
L'Italia guerriera,che non si arrende alle mafie,l'Italia Maestra delle parole,parole che sono fiamme,parole che fanno luce,parole che raccontano storie,Storie dell'Italia e del Mondo,storie di persone che hanno fatto la Storia d'Italia,come Falcone.
L'Italia che crede,che è libera,che sogna.
L'Italia che sostiene e difende chi cerca di sostenerla e difenderla.
Credevo che non ci sarebbero state molte persone per Saviano,Firenze ieri sera era un'occasione particolarmente ghiotta.E invece sono stata piacevolmente stupita nello scoprire che la fila per Saviano era nello stesso orario forse addirittura più lunga di quella per Palazzo Pitti.
Ieri ho festeggiato l'Italia con un uomo perseguitato,che ha rinunciato ai piaceri della vita per un sogno,un ideale,per la verità.
Ieri ho festeggiato l'Italia che dopo 150 anni ha ancora voglia di sognare...e di Rinascere.
Auguri Italia.

lunedì 14 marzo 2011

Che cosa vuol dire addomesticare? (Antoine de Saint-Exupéry)

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…."
"Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…"
"Sono la volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me, sono così triste" le propose il piccolo principe.
"Non posso giocare con te"- disse la volpe-"non sono addomesticata".
"Ah! scusa ", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Non sei di queste parti, tu", disse la volpe" che cosa cerchi?"
" Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!
Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?"
"No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
" Creare dei legami?"
" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
" Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"
"E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…"
"Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:" Su un altro pianeta?"
" Sì"
" Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
" No"
" Questo mi interessa! E delle galline?"
" No"
" Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita,
sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in
fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
" Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe.
" In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno ", disse la volpe,"il colore del grano."

Grazie a coloro che mi hanno addomesticata.Grazie per avermi fatto guadagnare il colore del grano.
 

domenica 13 marzo 2011

"SALVALA!"

"Salvala!":Il nuovo orizzonte nel mondo dello sport.
Recentemente il progresso sta raggiungendo vette inimmaginabili,ed ora anche lo Sport effettua nuove conquiste svestendosi di quell'atteggiamento elitario che da sempre ha afflitto la popolazione meno atletica seppur volenterosa."Salvala!" è lo spiraglio di luce per tutta quella fascia di popolazione in cui la sottoscritta si annovera che viene volgarmente definita degli "Imbranati".Ora anche gli Imbranati potranno dare il meglio di sè nello sport,anche gli Imbranati avranno il loro posto in questa giungla dell'esercizio fisico e della mera coordinazione dei movimenti.A chi dobbiamo tutto ciò?
Due giovani studentesse dell'ateneo fiorentino (la sottoscritta e una studentessa di biologia) hanno deciso,questo pomeriggio,di abbattere le barriere della discriminazione,di sfidare il losco sistema di regole e punteggi imposti,effettuando i propri studi...su un tavolo da Ping Pong.In questo pomeriggio domenicale privo di qualsivoglia desiderio di studiare le giovani ricercatrici hanno mutato le regole del Ping Pong,gioco inutile e noioso per chi non riesce a tenere in gioco sul campo la malefica pallina per più di un colpo a racchetta.Sulla scia dell'amletico problema "Palla,dove sei?" (emergente ogni volta che la pallina sgattaiola sotto ai tavoli o s'incastra fra le sedie) si è deciso di rinnovare la fetida atmosfera di umiliazione con una nuova,raggiante filosofia:"Finchè rimbalza c'è speranza."
Come giocare,miei buoni,cari Imbranati?E' semplice.Iniziate a giocare a Ping Pong normalmente,e nel momento in cui la pallina va fuori campo...Lanciatevi.Recuperatela,facendola rimbalzare contro il muro,rincorretela per tutta la stanza,passandola anche con mosse da tennis al vostro avversario,perchè FINCHE' RIMBALZA C'E' SPERANZA,l'importante è che rimbalzi e non si metta a rotolare...trascinerete probabilmente sedie,urterete il tavolo con le racchette,avrete bisogno di ginocchiere e spirito di sacrificio,ma non permettete mai che essa finisca per rotolare malinconicamente.Salvatela,dunque.E vi sentirete vivi,grandi sportivi (anche perchè la pallina da Ping Pong lascia diverse chances,rimbalzando numerose volte anche da sola),suderete la vostra maglietta con orgoglio correndo come idioti e demolendo la stanza!GIOITE POPOLO DI ATLETI MANCATI!
A breve vi posterò i nuovi orizzonti per gli Imbranati Pigri,per cui Salvala! richiede troppa fatica.Il tempo di studio perso questo pomeriggio lo recupererò stasera:Con una sana ed erudita partita a Taboo.
Bon Voyage!

sabato 12 marzo 2011

Piccoli grandi sogni nascono....

Avrei voluto trovare la scena integrale del film,è molto più coinvolgente di queste immagini che si susseguono noiosamente...ma ahimè,questo è tutto quello che You tube è riuscito a darmi,solo il file audio.Poco male,le parole non perdono la loro bellezza.Lui è Patch Hunter Adams,un po' il mio "mentore",da non confondere con "idolo" perchè essendo umano anche lui può commettere errori e alcune sue idee possono essere non condivisibili.Io ne condivido la maggior parte...insomma,sta di fatto che Amo quest'Uomo Folle.XD E probabilmente vi farò una testa tanto con questa persona.Già,persona e non personaggio,perchè Patch non è il fiabesco protagonista di un film,Patch è una persona viva e reale che ad oggi ha la bellezza di 66 anni,diverse strutture del Gesundeith Institute,il suo ospedale-comunità,sono già in piedi e lui gira per il mondo per donare aiuti,sorrisi e per raccogliere fondi per realizzare il suo sogno.Senza contare che i nasi rossi si diffondono ormai a macchia d'olio.Per adesso basta così,a breve vi narrerò più approfonditamente di lui.
ps.Chiedo scusa per il colpo apoplettico che sarà venuto ai fan accaniti di Doctor House,chiara antitesi di Patch... :) Ma io appartengo all'altro schieramento,mi dispiace!

venerdì 11 marzo 2011

I shall not live in vain.

If I can stop one heart from breaking
I shall not live in vain
If I can ease one life the aching
Or cool one pain
Or help one fainting robin
Unto his nest again
I shall not live in vain.

Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.

(Emily Dickinson)


mercoledì 9 marzo 2011

Restart

Edit: Questo blog è nato e cresciuto come progetto per un esame d'informatica all'università.
Inaspettatamente, ha deciso di non morire con esso, ma di gironzolare ancora sui binari del cyberspazio senza scopo preciso.
Saltate a bordo se vi va, ma senza grandi aspettative o pretese da un treno che non conosce nemmeno il proprio nome.