domenica 29 settembre 2019

The day After, the day Before

3 anni e qualche spicciolo dall'ultimo post.
Non so esattamente perché mi ritrovi qui, un po' per mantenere, se pur in ritardo, una promessa, un po' per il bisogno di mettere un punto e a capo. Un punto e a capo che faccia coraggio, the day before; un punto a capo per riprendere le fila di tutto ciò che è stato e acquisirne consapevolezza, the day after.
Sono, di nuovo, in un limbo. Un limbo bello però, un limbo adrenalinico, un limbo che ho a lungo sognato, nel Dopo per cui ho tanto sofferto, nel Prima insperato e che adesso fa paura.
Mi rendo conto, in questo giorno dopo, che qualcosa non è ancora tornato come vorrei: le parole. Inciampano le dita nello scrivere queste poche righe, incespicano i pensieri, trattengo il fiato: quelle belle seduttrici, madri, sorelle, stronze nemiche ed inevitabili amanti, continuano a schivarmi, punendomi per il grave crimine di averle perse per strada anni fa, troppo impegnata a dare priorità ad altro...e loro, per vendetta, mi negano ora rifugio.
The day after, mi sono rimessa a caccia di parole, lentamente, le sto raccogliendo una ad una, per ritrovare una voce e ricomporre un volto che sicuramente è invecchiato in questi anni. The day after è il momento di guardarsi allo specchio stanca e vittoriosa, accarezzare rughe e nuovi nei che non mi ero resa conto di avere, imparare a non chiedersi che vittoria è questa: il momento dello svilimento e dell'autocritica distruttiva è passato, mi dico, ora si va a lezione di accettazione. Nulla è più faticoso del dirsi "Sono stata brava", ma capisco che è un passo fondamentale per continuare a camminare, è il mio futuro che lo pretende: in fondo, questo è anche the day before.
The day Before un nuovo capitolo della mia vita, il giorno in cui raccolgo le dita dietro la nuca e chino la testa ricercando nella memoria le motivazioni e le speranze che hanno dato inizio a tutto questo.

In questo bagno di paure, confusione, dubbi e la tentazione di essere paurosamente sconsiderata e incosciente, affiora improvvisamente una frase rassicurante e calda, risoluta come vorrei essere io, che risponde di colpo a tutte le domande e traccia una linea di confine con ciò che è stato:



"O con amore o niente."


E andrà tutto bene. Punto 
e a capo.