martedì 25 dicembre 2012

Under the Tree

Buttata sul divano con aria esausta,dopo aver smesso di lavare piatti-bicchieri-pentole-stoviglie-calici-tazzine-piattini-piatti-piatti-piatti alle sette meno un quarto di sera.E non puoi fare a meno di chiederti perchè cavolo ogni anno,nonostante ti aspetti questo inferno di piatti-bicchieri-pentole-stoviglie-calici-tazzine-piattini-piatti-piatti-piatti dall'ora di pranzo a un'ora improbabile del pomeriggio che d'inverno è già sera,nonostante questo,tu,ogni anno,questo giorno lo aspetti.
No,non è solo questione di "è un periodo di vacanze",è proprio il giorno di Natale,il 25,che aspetti.Saranno rimasugli,strascichi dell'infanzia che ti porti dietro e dentro,quando il camino non era solo un camino,quando facevi attenzione a che il fuoco,la sera del 24,si fosse rigorosamente spento,quando andavi a dormire con un animo diviso fra la trasgressione e il religioso rispetto della tradizione,provare a restare svegli e spiare il suo arrivo o dormire dormire dormire perchè è questo il patto fra voi?I bambini dormono e lui di soppiatto porta sorprese,come un angelo custode,per sentirsi al sicuro basta sapere che c'è.Che arriverà,e avrà cura di non far rumore,di non svegliarci,come un vero papà.
Svegliarsi il 25 mattina,prestissimo,e scoprire che ha mantenuto la promessa,lui è venuto e ha lasciato qualcosa,come ogni anno,lui è passato di lì,lui ha pensato a te.Anche se magari non sempre come sognavi.
Penso che se oggi ci credessi ancora forse ieri sera avrei messo la sveglia sul cellulare,che da bambina fortunatamente non avevo,per regalarmi il prima possibile quello stupore.Oggi invece mi sono alzata ad un orario decente,sono andata verso la cucina senza degnare l'Albero di uno sguardo,mi sono raggomitolata sul divano in attesa della colazione,ultimo angolo di paradiso prima del delirio pre-pranzo in cui necessariamentedobbiamoesserealmenoindieci e dobbiamoprepararecomeminimocinquecentosettantaportate e oddiolacasaèundisastro-gliospiticibrucerannosulrogosetroverannountovagliolofuoriposto.
Arrivi a fine giornata e ti accorgi improvvisamente che Natale è passato.E tu dov'eri?Dormivi.Ti sei svegliata alla sera e lui se n'era già andato.
Eppure eppure...ha mantenuto la promessa.Lui è arrivato,e ha lasciato qualcosa,come ogni anno,lui è passato anche di qui,lui ha pensato a te.Anche se magari non nel modo in cui immaginavi.

Mentre con un aspetto da befana scarabocchio questo post sul blog,un bambinetto di nove mesi mi reclama e sgambettando mi corre incontro.Lo prendo in braccio,mi lascio sbavare accuratamente,e lo sguardo mi cade sul fuoco che brucia nel caminetto:Ora Mr.Sbrodolo è troppo piccolo,ma l'anno prossimo sarà bene che stia attenta a che il 24 sera quel fuoco resti rigorosamente spento.
Non vogliamo mica che quel babbo un po' burlone si bruci le babbucce.

venerdì 16 novembre 2012

"Conosci Sempronio?" "SemproCHIII?!"

Veivecura,suggestioni musicali,giochi di note e rumori,scivolare di voci...

 



Playing for change,brio,ritmo,fratellanza e il giro del mondo in pochi minuti di video...





The Pianoguys,straordinaria bravura,travolgente simpatia,e cover spesso migliori delle originali...!



Un po' di pubblicità a chi mi rallegra o alleggerisce le giornate e non è conosciuto come penso che meriti...Fatevi un giro nei loro canali e buon ascolto!:)


mercoledì 24 ottobre 2012

Amore mi',e mmo' basta però.

Che io penso che ormai ti conosco abbastanza,che potrei indovinare la tua linea di pensiero,e quando sono lontana dal tuo modo di sentire ti posso pensare anche un po' artificiale,un po' esagerato,un po' distante,un po' ripetitivo...e un po' lo sei,eh.Ma quando sto per dimenticare quanto ti voglio bene tu salti di nuovo fuori
e con una stilettata di parole
arrivi dritto al cuore,sotto la pelle
mi svegli
mi fai inciampare su me stessa e sorridere.
Quasi a dire "abbella,se è solo finzione perchè hai la pelle d'oca?"


...Sentire tutto in tutte le maniere
vivere tutto da tutte le parti,
essere la stessa cosa in tutti i modi possibili allo stesso tempo,
realizzare in se tutta l’umanità di tutti i momenti,
in un solo momento diffuso, profuso, completo e distante.
Mi sono moltiplicato per sentirmi,
per sentirmi ho dovuto sentire tutto.
Sono straripato,
non ho fatto altro che traboccarmi, mi sono spogliato, mi sono dato.
Poter ridere, ridere, ridere come un bicchiere versato,
assolutamente pazzo solo di sentire.
Assolutamente rotto dallo strusciare contro le cose,
la bocca ferita a forza di mordere le cose,
le unghia sanguinanti a forza di aggrapparmi alle cose.
E poi datemi la cella che vorrete, che mi ricorderò della vita.
(Fernando Pessoa)

Amore mi',e mmo' basta però.Al prossimo tuo frammento sconosciuto che becco devi sbagliare almeno un congiuntivo.


venerdì 12 ottobre 2012

Nobel no bel.


Libia.

Afghanistan.

Iraq.















Ex-Jugoslavia.

E poi,nel 2012,il Premio Nobel per la PACE all'Ue.
Sì.
Guardo il calendario,il 1° Aprile è lontano,ma non si sa mai che una macchina del tempo mi abbia catapultata al fatidico giorno del Pesce d'Aprile.E invece no.

Ricordo la mia rabbia impotente davanti al telegiornale mentre decidevano per l'intervento in Libia,le mie guance in fiamme davanti a chi,sul divano accanto a me,nella sua ovattata sicurezza,non vedeva l'insensatezza della guerra ma solo una sana dose di realismo,e basta con questo buonismo Tikli.

Il prossimo anno lo prenderò io il premio Nobel per la Pace.Ho imparato il trucco:Pacifisti con moderazione."Provo" a mantenere un po' di pace a casa mia (bisogna vedere come...) e distruggo case e vite altrui.Che ci vuole equilibrio in tutto,eh.






lunedì 8 ottobre 2012

Foglie sparse

Autunno di maniche corte che non vogliono allungarsi
             e maniche troppo lunghe che esagerano a scaldarti,
Autunno che sa d'abitudine a cui non ti abituerai mai
              e di gomitoli di ansie da srotolare piano piano,lentamente,
           con dita incerte,attente,
Autunno di amici e famiglia lontani,ma lo siamo poi davvero?
             di canzoni da cantare piano,per non disturbare i pensieri altrui
Autunno di dubbi colorati e scuri,
             e di quella neve fatta di foglie che sa rallentare il tempo,
Autunno di penna, scrivimi ancora,
Autunno che è una domanda
Autunno che è un'attesa
Autunno che è una carezza
Autunno che è la mano e la sua impronta sul vetro appannato di condensa,
              e a ditate svela il grigio del cielo, un grigio buono,
                 fatto di segreti e di speranze in embrione,senza nome,
        ancora così lontane,così lontane...
Autunno che è un inizio,
Autunno che con un docile sorriso
                                                 
                                                            mi promette
                                                                         
                                                                                                 l'inverno.



martedì 25 settembre 2012

Vecchi caldi amici

Uno sbuffo di nebbia e di vento nell'ombra,da cui emerge una Barcellona con una punta gotica di qua e un ricciolo barocco di là,ricciolo misterioso che aggancia il colletto della giacca del povero Zeno Cosini che adesso scalcia a vuoto,immobilizzato mentre andava verso la sua ultima sigaretta,sigaretta che ora tiene tutta dolce per sè la signora Maraini,mentre guarda e s'identifica nel fiume che scorre accanto a sè,fiume che scivola e va' dove lo porta il cuore,e il cuore lo porta a Sarajevo,fra bombe amori madri e figli che vengono al mondo,a dispetto di chi non è mai nato ma a cui qualcuno comunque scrive lettere d'odio e d'amore,lettere fatte di parole,parole fatte di sogni che due bambini si divertono a sognare su un ponte inesistente per un regno solo loro,ma una voce di donna li disturba,chiede di essere ascoltata,e Christopher si volta,lentamente,chiedendosi se la donna avrà una macchina rossa o una macchina gialla,che da questo dipenderà la sua buona giornata,a meno che il professor Langdon non si metta ad agitarlo con le sue storie di sette e templari ancora alla riscossa,racconti che solo Sophie dalla sua soffitta di Montmartre resta ancora ad ascoltare con interesse,ragazzina paziente e affamata di sapere...Jo March si tiene a un paio di libri di distanza da lui,il pugno piantato contro la guancia e una ruga di disappunto sulla fronte,che non è questo il modo di scrivere,perbacco!
Intanto un gabbiano ribelle volteggia sulle loro teste,e dal suo volo un profeta ne trae ispirazione,un malinconico contabile ne trae la sua inquietudine,e d'altronde come non essere inquieti accanto a un morto che non è morto,che si è perso si è ritrovato è morto e rinato di nuovo,Mattia Pascal deciditi una buona volta!Che ognuno ha i suoi problemi,come quel giovane medico lì,accanto a te,sbarbatello e quasi ipocondriaco gettato in pasto alle superstizioni di campagna,fortuna che i suoi sogni non sono disturbati dagli ululati provenienti dalla foresta vicina e da quell'ombra sinistra che si allontana nella notte dal castello,che il Conte Dracula non è propriamente un rassicurante vicino di casa,altra storia sarebbe stata se a volargli sopra la testa fosse stata la bellissima indiavolata Margherita,che ogni tanto si lascia accarezzare dalle acque di un nero lago per ascoltare il suono malinconico di mille campane,resuscitate da Quasimodo che trae da esse la sua impercettibile felicità,e Pekisch si trova lì,ai piedi di Notre Dame,a cercare di catturarne le magiche e invisibili note,cosicchè forse Novecento avrà finalmente uno spartito,e magari un nuovo desiderio,che poi gli ruberebbe Bartleboom,per definire scientificamente dove inizia e dove finisce un sogno,e dove finiscono i sogni di bambini come Amir e Hassan?Quanto pesano i sogni in groppa a un aquilone?...


...E' sempre bello riordinare i propri libri.

(to be continued?)

domenica 2 settembre 2012

ELOGIO DEI PIEDI


Perchè reggono l'intero peso
Perchè sanno tenersi su appoggi e appigli minimi
Perchè sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare
Perchè portano via
Perchè sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta
Perchè sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali
Perchè scalzi sono belli
Perchè sanno piantarsi in mezzo alla strada come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica
Perchè sanno giocare con la palla e sanno nuotare
Perchè per qualche popolo pratico erano un'unità di misura
Perchè quelli di donna facevano friggere i versi di Puskin
Perchè gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante
Perchè sanno pregare dondolandosi davanti ad un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio
Perchè mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo
Perchè sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella
Perchè non sanno annusare e non impugnano armi
Perchè sono stati crocifissi
Perchè anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l'appoggio
Perchè come le capre amano il sale
Perchè non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

(Altre prove di risposta di Erri de Luca, Napoli 2008 )


A Pisciulino e Misciulino,con amore.

giovedì 23 agosto 2012

Il gusto delle stelle


- Secondo te le stelle sanno di pan di zucchero o di sale?
- Non lo so, non le ho mai assaggiate.
- Io sì, sono rimasta molte notti sul balcone della casa dei bambini chiusi. Le stelle in estate perdono briciole che arrivano in bocca.
- E come sono?
- Salate, a gusto di mandorla amara.
- Le preferivo dolci.
- Ma no, guasterebbero la terra per quante ne arrivano. Certe notti c'è tempesta di stelle sbriciolate. La terra è seminata da loro, riceve senza poter restituire. Allora dal basso si alzano le preghiere a sdebitarsi di alberi e di bestie che ringraziano.

  (Erri De Luca - "Il giorno prima della felicità")


domenica 22 luglio 2012

Dinamiche di un pullman eterogeneo

C'è una ragazza che ha dei lineamenti e una mimica facciale incredibilmente simili a Melinda di Ghost Whisperer.
E poi c'è una famiglia di baresi che parlano un dialetto più arcano della lingua della ragazza africana più avanti.
Ci sono due ragazze cinesi dalla voce squillante di qualche decibel superiore al consentito in un pullman e una ragazza che fino a poco fa dormicchiava imbarazzantemente a bocca spalancata.
Ops,quella sono io.

martedì 3 luglio 2012

Di nostalgia e improvvisa libertà

Le sdraio.I grilli alla sera e l'odore del mare.
La musica  di un locale non molto lontano immerso in mazurka e pizzica.
Le albicocche dal ramo alla mano e dalla mano alla bocca.(E quando verrà il periodo dei fichi...)
Il buio,una distesa di nero liquido,una donna seduta sulla spiaggia  avvolta dal suo asciugamano e due lanterne sugli scogli,barcollanti pescatori.
Sgranocchiare una frisa saporita in veranda mentre una leggera brezza tampona l'afa e le risate dei familiari prosciugano lo stress dei giorni passati.
L'azzurro che si tuffa nei miei occhi,l'azzurro che mi abbraccia le caviglie,tende di acqua e sapone che scivolano sui vetri della casa al mare e il respiro dell'estate che s'infila dopo un anno nelle stanze addormentate,stuzzica la pelle che smette di essere limite o confine soltanto nelle profondità dell'acqua salata,il primo bagno come il primo sorriso,come la prima speranza, le dita delle mani e dei piedi che si allungano verso l'infinito,verso l'orizzonte,tutto diventa plastico e leggero,
come il pensiero dei libri che TU hai scelto di leggere in attesa sul comodino,
e l'idea che avrai tempo per scrivere,dormire,
oziare (verbo succulento),
come il sapere che rivedrai le amiche più care,quelle per cui sfidi la vita e la distanza,
e la voglia di stringerle in un abbraccio che racchiuda tutti quelli mancati in questi mesi,
come coccolare infantilmente un genitore
o condividere la pigrizia pomeridiana con il proprio fratello,
come buttare sul letto la valigia e sorridere alla voce che nella testa bisbiglia incredula:



Sono sul serio a casa?







ps.Oh,e i panzerotti...

martedì 12 giugno 2012

Miscellanea

Di tutto restano tre cose:

la certezza
che stiamo sempre iniziando,
la certezza
che abbiamo bisogno di continuare,
la certezza
che saremo interrotti prima di finire.
Pertanto, dobbiamo fare:
dell'interruzione,
un nuovo cammino,
della caduta,
un passo di danza,
della paura,
una scala,
del sogno,
un ponte,
del bisogno,
un incontro.
(Fernando Pessoa)


-R.Magritte-
Voglio che tu venga a me senza passato.
Le frasi che hai imparato, dimenticale.
Dimentica di aver frequentato altre stanze da letto, altri luoghi.
Vieni da me come fosse la prima volta.
Non dire mai che mi ami, fino al giorno in cui non me lo dimostri.
 Ci sono tante forme di passione e di affetto;
ci sono persone che vivono insieme tutta la vita senza neppure conoscere i loro nomi.
Nominare è un processo lungo e difficile;
tocca l’essenza stessa delle cose e implica potere.
Ma in una notte selvaggia chi può ricondurti a casa?
Solo chi conosce il tuo nome.
(Jeanette Winterson)




Per ogni ferita che io possa averti causato, ne ho causata una uguale a me stessa.
(Haruki Murakami)
 
-Edward Robert Hughes-

Com'è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non riesce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l'idea è un segmento
di conoscenza
ancora ineslicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
(Kahlil Gibran)
 Vorrei nascere in tutti i paesi
perchè la terra stessa, come anguria,
compartisse per me il suo segreto
e essere tutti i pesci
in tutti gli oceani
e tutti i cani nelle strade del mondo.
Non voglio inchinarmi
davanti a nessun dio, la parte non voglio recitare
di un hippy ortodosso
ma vorrei tuffarmi
in profondità nel Bajkal
e sbuffando riemergere
nel Missisipi
Vorrei nel mio mondo adorato e maledetto,
essere un misero cardo
non un curato giacinto,
essere una qualsiasi creatura di dio
sia pure l’ultima jena rognosa
ma in nessun caso un tiranno
e di un tiranno, nemmeno il gatto;
in nessun caso.
Vorrei essere uomo
in qualsiasi personificazione:
anche torturato in un carcere del Guatemala,
o randagio nei tuguri di Hong-Kong,
o scheletro vivente nel Bangladesh
o misero jurodivyj a Lhasa,
o negro a Capetown,
ma non personificazione della feccia.
Vorrei giacere
sotto il bisturi di tutti i chirurghi del mondo,
essere gobbo, cieco,
provare ogni malattia, ferita, deformità
essere mutilato dalla guerra
raccogliere luride cicche
purché in me non si insinui
il microbo ignobile della superiorità
non vorrei fare parte dell’élite
ma di certo neppure del gregge dei vigliacchi
né dei cani del gregge
né dei pastori che al gregge si conformano,
vorrei essere felicità
ma non a spese degli infelici
vorrei essere libertà, ma non a spese di chi è asservito.
Vorrei amare tutte le donne del mondo
e vorrei essere donna anch’io
magari una volta soltanto…
madre-natura, l’uomo é stato da te defraudato.
Perché non dargli la maternità?
Se in lui, sotto il cuore, un figlio
si facesse sentire così
senza un perché,certo l’uomo
non sarebbe tanto crudele.
Vorrei essere essenziale – magari una tazza di riso
nelle mani di una vietnamita segnata dal pianto,
o una cipolla nella brodaglia di un carcere di Haiti,
o un vino economico
in una trattoria di terz’ordine napoletana
e un tubetto, anche minuscolo, di formaggio
in orbita lunare;
che mi mangino pure e mi bevano
purché nella mia morte ci sia una utilità.
Vorrei appartenere a tutte le epoche, far trasecolare
la storia tanto da stordirla con la mia impudenza:
della gabbia di Pugacev segherei le sbarre
quale Gavroche introdottosi in Russia
condurrei Nefertiti
a Michajlovskol, sulla trojka di Psi^n
Vorrei cento volte prolungare la durata di un attimo
per potere nello stesso istante
bere alcool con i pescatori nella Lena
baciare a Beirut,danzare in Guinea, al suono del tam-tam,
scioperare alla “Renault”,
correre dietro a un pallone con i ragazzi
di Copacabana, vorrei essere onnilingue,
come le acque segrete del sottosuolo
Fare di colpo tutte le professioni
e ottenere così che
un Evtusenko sia semplicemente poeta,
un altro, militante clandestino spagnolo,
un terzo, uno studente di Berkeley
e un quarto, un cesellatore di Tbilisi.
Un quinto – un maestro elementare in Alaska,
un sesto – un giovane presidente in qualche dove,
anche in Sierra Leone, diciamo,
un settimo -
scuoterebbe soltanto il sonaglio di una carrozza
e il decimo…il centesimo…il milionesimo…
Poco per me essere me stesso
tutti, fatemi essere!
E ciascun essere,
in coppia, come si usa.
Ma dio, lesinando la carta carbone
mi ha prodotto in un solo esemplare
nel suo bogizdat.
Ma a dio confonderò le carte. Lo raggirerò!
Avrò mille facce fino all’ultimo giorno
affinchè la terra rimbombi per causa mia
e i computers impazziscano
per il mio universale censimento.
Vorrei umanità
lottare su tutte le tue barricate
stringermi ai Pirenei,
coprirmi di sabbia attraverso il Sahara
e accettare la fede della grande fratellanza
umana, e fare proprio il volto
di tutta l’umanità. E quando morirò
sensazionale Villon siberiano
non deponetemi
in terra inglese o italiana -
ma nella nostra terra russa,
su quella verde, serena collina,
dover per la prima volta io
mi sono sentito tutti.
(Evgenij Aleksandrovic Evtušenko)

mercoledì 6 giugno 2012

Lista nera (ovvero come apprendere a piccoli passi l'Odio universale)

1.I piccioni,in particolare quelli di Firenze che non conoscono il codice della strada
2.Le rane concertiste che fanno le prove per l'Antoniano e la Corrida da mezzanotte alle cinque del mattino sotto la mia finestra
3.Le due "bipedi" che abitano la stanza sopra la mia e che ogni tanto decidono di correre e saltare avanti e indietro sui talloni per cicli di venti minuti senza sosta in una stanza di 1mx1m,preferendo tenedenzialmente le fasce orarie in cui la sottoscritta abbraccia il cuscino.

To be continued...

sabato 26 maggio 2012

Tre uomini e una gamba

Tre uomini.
Il primo si passa 57 anni col secondo,il secondo è nato 67 anni prima del terzo.
Uno è portoghese,il secondo è americano,il terzo è italiano.
Il primo porta un inconfondibile cappello e degli occhiali rotondi,il secondo lunghi capelli metà bianchi e metà blu e dei baffoni,il terzo ha occhi grandi che divorano il mondo e un sorriso che salverebbe la Terra.
Il primo ha mille nomi,il secondo ne ha uno che si è scelto,uno speciale,il terzo ha solo il suo.
Questi tre uomini non si sono mai conosciuti,e non hanno nulla in comune,solo una ragazza.
Che li ama.
IO.

Pessoa,
caro Pessoa a cui per così tanto tempo ho storpiato il cognome sbagliando l'accento,
chissà se avresti odiato questa tua foto che spopola sul web quando si digita il tuo nome,quasi fosse l'unico tuo volto,l'unica tua possibile espressione,forse ne saresti addirittura mortificato,"fra tante foto sbagliate proprio questa...",la odieresti come Bernardo Soares ha odiato la sua,rinnegando quel grigio e quella vuotezza che sperava non fossero del suo viso,sempre vestito di scuro,sempre così impeccabile,e poi due occhi così  fragili dietro quelle lenti,sotto quel cappello,due occhi di filosofo o forse di bambino,dalle emozioni capricciose capaci di gettarti nei baratri più oscuri in cui però non sei mai annegato,a nuotare nel vuoto,nel senso d'inutilità della tua mente come nessuno,Nessuno,non sono niente,non sarò mai niente,non posso voler essere niente,a parte questo ho dentro me tutti i sogni del mondo,sogni,colori,mondi dietro quello sguardo apparentemente spento,e invece così innamorato e spaventato dalla  vita,sognare di vivere perchè la realtà era una sfida troppo grande per te,un sentimento troppo forte,e il pensiero invece era sempre lì a proteggere,le parole pronte a sedurti e a cullarti,l'immaginazione a svegliarti in una vita altrove,lontana dall'abitudine,lontana da chi eri eppure così vicina alla tua reale natura...una?O di più?Fernando Pessoa,Alberto Caeiro,Alvaro De Campos,Bernardo Soares,Ricardo Reis,Scozia,Brasile,Oriente,dove non sei stato tu con loro,quanti incontri hai sognato che ti hanno fatto tremare realmente nell'ufficio di lavoro o per la strada?Fratello oscuro e talvolta esagerato,poeta di mie paure-malinconie-nostalgie che tradotte in parole non fanno più così male,maestro di musicalità e sensazioni indefinite,quanta è magica la tua inquietudine?

Patch.
Che ultimamente ha aggiornato un canale youtube personale rendendomi,nella scoperta,non dico la persona più felice e gasata dell'universo per un istante,ma di più.
Lui,meravigliosamente bianco,e blu,e giallo,e rosso,e verde,e arancio,e sono sicura che da qualche parte ci sia anche il color cacca,che fa parte anche quello della vita,direbbe lui,che al contrario del primo uomo/amore sopra citato si è buttato nella vita con tutte le scarpe,le braghe e il naso rosso,ribellandosi furiosamente al dolore,per poi rassegnarvisi e infine accettarlo,costruendoci sopra qualcosa di nuovo e di migliore,lui che a vederlo e sentirlo non sembra più quasi vero,pare un personaggio,ma quegli occhi azzurri parlano con una limpidezza incredibile,parlano di una persona che crede,di una persona che ama senza darsi fiato,di una persona che si mette in gioco di continuo,di una persona che sbaglia,che a volte è esagerata e propone dei modelli esagerati,ma dietro tutte quelle assurdità c'è un unico grido,siate assurdi a modo vostro,siate Voi senza aver paura di stupire o confondere  gli altri,e mai dimenticare,al di sopra di tutte le brutture di questo mondo,che la vita è leggerezza,la vita è speranza,la  vita è scoppiare a ridere dopo essere scampati a un bombardamento,la vita è un caffè in compagnia che è il rito più sacro e imprescindibile.
Comunque,su facebook ultimamente ha dato il via alla possibilità di porgli delle domande,e lui risponderà tramite video alle più votate,per farsi conoscere un po' meglio e lasciare spazio alle curiosità e i dubbi che non ha mai avuto l'opportunità di chiarire.Perciò,visto che ci sono...
"Patch,will you marry me?"

Pppunto interrogativo.Che ha un nome,ma i due precedenti avevano per iniziale una P e allora,per armonia...Pppunto interrogativo è entrato nella mia vita da poco,è scivolato dentro le mie giornate silenziosamente e senza far nulla,solo guardandomi,mi ha conquistata.
Occhi scuri,grandi,dolci,fissi nei miei con un'intensità da lasciare incantati.
Le sue dita che sfiorano la mia mano.
Il suo respiro lieve contro il mio.
Il suo dubbioso,improvviso,spontaneo e tenerissimo sorriso.(No,non "sghembo" come l'anemico vampirucolo)
Il suo odore di buono,di rassicurante.
Si,mi sono innamorata.
Anche dei suoi acuti.
Anche dei suoi rigurgiti.
O del suo pucciosissimo singhiozzo.
Un po' meno del trombettare soddisfatto del suo pannolino quando lo tengo in braccio.
Ppppunto interrogativo non può avere una foto perchè ha solo due mesi e mezzo di vita,ed è il mio nuovo,paffutissimo,bambolosissimo guanciottissimo cuginetto.E gli ho giurato amore eterno.
E lui,poeta,ha risposto:"Gh."





PS.E la gamba...boh,suonava bene nel titolo.Eccola:
E i vostri ammmmori quali sono?

lunedì 23 aprile 2012

Teorema della ragazza di fretta

Una ragazza e una bustona regalo.In ritardo.
Una ragazza e una bustona regalo in ritardo per le strade di Firenze.
Una ragazza e una bustona regalo in ritardo per le strade di Firenze nel primo pomeriggio un po' più primaverile della stagione.
Una ragazza e una bustona regalo in ritardo per le strade di Firenze nel primo pomeriggio un po' più primaverile della stagione,in cui i turisti come animali appena usciti dal letargo sono così tanti improvvisamente che sembrano sbucare dai tombini.
Una ragazza e una bustona regalo in ritardo per le strade di Firenze nel primo pomeriggio un po' più primaverile della stagione,in cui i turisti come animali appena usciti dal letargo sono così tanti improvvisamente che sembrano sbucare dai tombini,un'invasione spettacolare che marcia felicemente contro corrente,rispetto alla ragazza e alla sua bustona regalo.O lateralmente.O peggio ancora,nella stessa direzione.
Una ragazza,in ritardo,e quindi di fretta,in una Firenze assediata dai turisti al primo sputo di sole e di belle temperature,una massa informe che si muove soavemente a un passo all'ora,ondegguante,beata,sorseggiante arte e relax,zig zagante sulla traiettoria della ragazza che va di fretta,lei,con la sua bustona regalo,nel primo pomeriggio un po' più primaverile della stagione.
Pomeriggio che non si risparmia un po' di vento,il necessario per trasformare la ragazza e la sua bustona regalo in una barca a vela spinta in senso contrario,o peggio,laterale,bustona regalo che rotea felicemente attorno alla ragazza in un moto centrifugo che non è affatto d'aiuto al suo precario equilibrio,in ritardo pure quello,e non dimentichiamo,oltre ai turisti,esseri affamati di lentezza e stupore,le coppiette inseparabili,mano nella mano ad occupare l'intero marciapiede,e i loro melensi giochetti da "mi avvicino a te-mi allontano da te-ti richiamo a me-mi incastro contro il palo della luce insieme a te-MA LA MANO NON TE LA LASCIO",dolce legame che verrebbe voglia di tranciare di netto,alla ragazza di fretta,s'intende,
che da mezz'ora piroetta intorno alla romantica e capricciosa coppietta senza riuscire a superarla,finchè la bustona e la ragazza non si buttano sulla strada,
sfuggono al sorriso smagliante e satanico di un "Ehi!Qual è l'ultimo libro che hai letto?",giusto in tempo per
impattare un ciclista in un simpatico gioco di galateo
-mi sposto io dalla sua traiettoria-forse mi evita lui-per sicurezza spostiamoci entrambi-ma che sintonia,entrambiunpo'piùadestraADESSOCISCHIANTIAMO.
E invece no,la ragazza di fretta e la bustona regalo si salvano all'ultimo secondo dal finire sotto le ruote del velocipede,il ritmo della marcia furiosa è perso e perciò i piedi,sempre di grande supporto,inciampano,
giusto per rallentare la corsa quanto basta per cedere il passaggio a...Lei.E Loro.
Lei,e la sua bandierina internazionale,o il suo ombrellino improbabile,o il suo stuzziacadenti magico.La guida turistica.
Loro,la corrente del Golfo.Più comunemente conosciuta come comitiva di visitatori.Compatti.E infiniti.
Altro che dita di coppiette,altro che inesorabile destino del ciclista in sintonia,altro che canarini "inseparabili",in questo caso rompere le righe è più o meno la stessa storia della farfalla al Sud del mondo e dell'uragano a casa nostra,la ragazza di fretta e la sua bustona regalo svolazzante devono scegliere:
1.Attendere che la corrente passi.
2.Attraversare(?!) il gruppo e fare una fine peggiore di un pesce rosso intrappolato in una vorticosa corrente marina,la loro strada adesso è la TUA strada,il potere dell'ombrellino magenta soggiogherà anche la ragazza di fretta finchè qualcuno non si accorgerà con indignazione che essa è un corpo estraneo,e lo rigetterà sulla strada appena in tempo per incontrare Lui.
Bello.Fiammante.Deciso.Inopportuno.Provvidenziale.Provocatore.Rosso.
Il Rosso del semaforo.

La bustona è sballottata qua e là dalla folla distratta.Il tempo scorre,il ritardo aumenta,la fretta pure,il cellulare inizia a vibrare nella tasca dei pantaloni,una coppietta malefica e il loro manonellamano si affianca alla ragazza,all'orizzonte compare l'autobus,il tratto da attraversare è di 5 cm,5 cm difesi da uno stupido semaforo,il piede avanza trasgressivo e in quel momento giunge sfrecciando sulla strada un'auto.Dei carabinieri.
L'autobus arriva alla fermata,la ragazza si precipita attraverso la strada,dribbla coppiette,placca malintenzionati,salta ciclisti,inciampa,abbraccia turisti,la bustona regalo si proietta a novanta gradi verso l'esterno,la ragazza di fretta ormai quasi in anticipo per il giorno dopo arriva senza fiato davanti alle porte scorrevoli dell'autobus e guarda le cifre luminose.1 B.
Autobus n° 1B,non 14 B.
La ragazza di fretta e la bustona regalo afflosciata sul fianco guardano verso il tabellone della fermata.
"Autobus 14B in arrivo fra 19 minuti"

E' dunque assodato.Murphy era il Messia.

ps.Non posso fare a meno di chiedermi quante parole ingiuriose mi sia presa dalla "ragazza di fretta" di turno la mattina di quel pomeriggio,quando come una studentella svampita,romantica e rilassata gironzolavo a passo di lumaca per i marciapiedi indugiando davanti alle zanzare che mi passavano accanto.




giovedì 15 marzo 2012

E io sbavo.


Mi fermavo a ogni passo; mi mettevo prima alla lontana, poi sempre piú da vicino a girare attorno a ogni sassolino che incontravo, e mi maravigliavo assai che gli altri potessero passarmi avanti senza fare alcun caso di quel sassolino che per me intanto aveva assunto le proporzioni d'una montagna insormontabile, anzi d'un mondo in cui avrei potuto senz'altro domiciliarmi. Ero rimasto cosí, fermo ai primi passi di tante vie, con lo spirito pieno di mondi, o di sassolini, che fa lo stesso.  

...che a vedermi addosso gli occhi della gente mi pareva di sottostare a un'orribile sopraffazione pensando che tutti quegli occhi mi davano un'immagine che non era certo quella che io mi conoscevo ma un'altra che io non potevo né conoscere né impedire; altro che dirle, mi veniva di farle, di farle, le pazzie, come rotolarmi per le strade o sorvolarle a passo di ballo, ammiccando di qua, cacciando fuori la lingua e facendo sberleffi di là... E invece andavo cosí serio, cosí serio, io, per via. E anche voi, che bellezza, andate tutti cosí serii...   

...un nome.Conviene ai morti. A chi ha concluso. Io sono vivo e non concludo. La vita non conclude. E non sa di nomi, la vita. Quest'albero, respiro trèmulo di foglie nuove. Sono quest'albero. Albero, nuvola; domani libro o vento: il libro che leggo, il vento che bevo. Tutto fuori, vagabondo.  

(Uno,nessuno e centomila - Luigi Pirandello) 


Attimi, attimi, attimi. Le tenebre si sono carbonizzate di silenzio.

 ...così intercalo nelle mie riflessioni sul cielo e sulla terra cose che non brillano di luce solare e che non si calpestano con i piedi: le meraviglie fluide dell'immaginazione.
M'indoro di tramonti ipotetici,ma l'ipotetico è vivo nella supposizione.Mi rallegro di brezze immaginarie,ma l'immaginario vive quando lo si immagina.Ho un'anima per varie ipotesi,ma quelle ipotesi hanno un'anima loro e perciò mi offrono l'anima che hanno.  

Allora,nella spiaggia il cui unico rumore erano le onde o il vento che passava alto come un grande aeroplano inesistente, mi abbandonavo a un nuovo tipo di sogni: cose informi e soavi, meraviglie dell’impressione profonda, senza immagini, senza emozioni, pulite come il cielo e le acque, che vibravano come i flutti di un mare che si erge dal fondo di una grande verità; tremulamente, di un obliquo azzurro in lontananza che nell’avvicinarsi diventa verde con trasparenze di altri toni verde-sporchi, e dopo aver  infranto stridendo le mille braccia sfatte e averle allungate in sabbia bruna e spuma sbavata, congregando in sé tutte le risacche, i ritorni alla libertà dell’origine, la divina nostalgia, le memorie, come questa che senza forma non mi duoleva: nostalgia di uno stato anteriore, felice perché buono o per qualcos’altro, un corpo di nostalgia con anima di spuma, il riposo, la morte, il tutto o il niente che come un grande mare circonda l’isola di naufraghi che è la vita.
E io dormivo senza sonno, ormai lontano da ciò che sentendo vedevo, crepuscolo di me stesso, rumore di acqua fra gli alberi, quiete dei grandi fiumi, freschezza delle sere tristi, lento palpitare del petto bianco del sonno infantile della contemplazione.

(Il libro dell'inquietudine - Fernando Pessoa) 

sabato 25 febbraio 2012

Avevo smarrito l'innaffiatoio

Secondo post riguardante l'attività di Doveconviene.it,spieghiaaaaaaaaaaaaaaaamoci meglio!
Per chiarire meglio lo scopo dell'iniziativa "Blog CO2Neutral" e convalidare il mio albero (come richiesto per email dall'associazione) scendiamo nel dettaglio:
Doveconviene.it in collaborazione con iplantatree.org  abbattono l'impronta ecologica dei vari siti e blog che danno la propria disponibilità parlando dell'iniziativa in modo completamente gratuito.Verranno piantati alberi in zone soggette a progetti di riforestazione,con un effetto benefico garantito in quanto ogni anno ogni blog o sito internet producono in media 3,6 kg di anidride carbonica,mentre un albero è in grado di assorbirne ben 5 kg annui.

Doveconviene.it è da sempre attento alla tutela del patrimonio boschivo,infatti grazie alla sua attività tutti i volantini pubblicitari delle principali catene commerciali di elettronica, sport, e ipermercati vengono digitalizzati e resi disponibili online, in maniera gratuita e consultabili sia su pc che su smartphones iPhone e Android, attraverso una comoda applicazione.
Per chi volesse approfondire nel dettaglio l'iniziativa ecco il sito http://www.iplantatree.org/project/7 


mercoledì 8 febbraio 2012

Posto un albero e pianto un blog!

Ok,rendiamo leggermente utile questo piccolo blog logorroico e inutile,ossigeniamo un po' i post piantando il proprio albero personale!
Di che cosa sto delirando?
Bene,ecco l'ennesima iniziativa che non costa nulla ma che è molto carina,scoperta bloggggheggiando:Rendere il proprio blog "Carbon Neutral".

In sintesi DoveConviene.it pianterà gratuitamente un albero per il nostro blog,al fine di neutralizzare l'anidride carbonica che il nostro sito produce ogni volta che viene visitato.(La cosa mi ha alquanto sconcertata,ma in fondo io abito sulle nuvole da sempre.)

Come partecipare?Semplicissimo,basta inserire nel proprio blog uno dei loghi a scelta di questa iniziativa e informare tramite email quelli di DoveConviene che stiamo aderendo.Tutte le istruzioni qui:http://www.doveconviene.it/co2neutral/pianta-un-albero

Cosa vi costa rendere il vostro blog a IMPATTO ZERO?;)

mercoledì 1 febbraio 2012

Studiare è contro-natura

E' chiaro.
Non si spiegherebbe altrimenti perchè ogni volta che da brava studentA mi metto sui libri carica di sprint, pronta a rispettare meglio di una svizzera una tabella di marcia che farebbe impallidire Silla in quanto a strategia e accuratezza,gli eventi del mondo circostante mi muovono contro.
Scena 1:
Chino la testa sui libri,pronta a grande concentrazione,con spirito di fiero sacrificio,certa che mentre la mia voce sciorinerà alta e convinta nozioni che sono incapace di assimilare la neve cadrà accanto a me,fuori dalla finestra,soffice prodigio a farmi compagnia.Piccola magia a imbiancare una grigia giornata di studio.In fondo lo ha detto chiunque:Neve forte a Firenze,attenzione neve FORTE a Firenze,preparatevi,neve forte a Firenze!E invece?
Niente.Entro le prime ore del mattino,prima che io mi metta a studiare,smette di fioccare.Leggo le prime due frasi,alzo lo sguardo verso la finestra:Neanche un fiocco.
Leggo un'altra frase e sbircio di nuovo distrattamente verso la finestra:Nessun fiocco.
Mi viene il dubbio che quello stupido grado che mi manca alla vista mi impedisca di vedere i minuscoli batuffoli,e allora per stare tranquilla inforco gli occhiali,e guardo verso la finestra.Niente.Vabbè.Tolgo gli occhiali.
Torno sul libro.Quindi,lo stomaco compie una rotazione di 90° intorno a un asse...però è strano,che non stia ancora nevicando.Andiamo a vedere su meteo.it le previsioni,giusto due secondi,giusto per capire.
Nel frattempo mia zia mi invia da Bologna la foto di quella che sembra una torta di panna alta 20 centimetri,e che poi si rivela essere il tavolino del suo balcone.
Io mi intristisco e torno a guardare fuori.Nessun fiocco.
Torno sul libro,ma non rinuncio a fare smorfie alla finestra per il resto della mattinata,bruciando la continuità del mio studio per elucubrare sulla stitichezza delle nuvole.
Non è colpa mia,è che non si devono illudere così i bambini.Se solo avesse nevicato...

Scena 2:
Il silenzio mi deprime.Un po' di musica concilierà il mio studio.Apro Youtube e faccio partire la prima canzone,ma circa un'ora dopo realizzo che così non funziona:Uno dei due occhi si alza costantemente e innocentemente a sbirciare il video(non importa che lo abbia visto già centinaia di volte),senza contare che i miei sensi sembrano quasi in trepidante attesa della fine della canzone giusto per iniziare a crogiolarsi allegramente nella scelta di quella successiva.Bene,cervello,sai che si fa?Eseguiamo tutte le canzoni presenti sul pc,così la musica scorre senza che tu debba sceglierla ogni tre minuti,non ci sono video tentatori e noi due ci carichiamo di energia per affrontare quest'insopportabile libro.Dai.
Si.Ce la fai.Sei forte sei.Duecento pagine in un'ora facciamo,me lo sento.
Che ci vuole.Duecento diviso 60 minuti sono appena tre pagine al minuto, (Clicco su Esegui Playlist)
e noi due ce le mangiamo a colazione le pagine,in fondo le conosci già cervello(Media Player si prende qualche secondo di silenzio per caricare le canzoni),è giusto una bella iniezione di energia quella che ci serve,motivazione,ottimismo,dai.Pronti.
Cervello:Il tubo intestinale primitivo è costituito da endoder...
Mediaplayer:My immortal-Evanescence.
Cervello: ...
Io:...
Ok,depressione pura.Passiamo avanti dai.

Cervello:Quindi,dicevo,come sappiamo il tubo intestinale è...
Mediaplayer:Never Alone-Barlow Girls 
Cervello: ...
Io: ...................................abbastanza demotivante,passiamo avanti.

Cervello:Negli embrioni l'intestino è...
Mediaplayer:Towards the end-Within Temptation 
Cervello: .
Io:Mi stai prendendo in giro.Non è possibile.Iniezione di energia,voglia di farcela ho chiesto.
Cambio.

Mediaplayer:Lithium-Evanescence
Cambio.

Mediaplayer:Nothing else matters-Metallica
Cambio.

Mediaplayer:Diary of Jane (ACOUSTIC version)-Breaking Benjamin
Cambio.

E il braccio di ferro tra me e il mio Mediaplayer EMO si è fermato solo molte canzoni dopo,quando ormai prosciugata da ogni qualsivoglia spinta a studiare in modo serio e stacanovista,Mediaplayer si è messo a canticchiare con sogghignante nonscialance questa canzone dal titolo quanto mai evocativo e propositivo:

Ma si.Ormai è andata.In fondo,non è stata mica colpa mia.
Studierò meglio...Domani.

Cervello:Grey skies and cloudy eyes, all the world is sympathizing...

domenica 29 gennaio 2012

Numero 54...sei stata nominata.

"Mi chiamo Volo...Fabio Volo.I fiori sono belli,il sole splende,il cielo è blu." (Fabio Volo)

Se la signorina Marzia mi dà della persona seria,devo meritarmi quest'accusa in tutto e per tutto.E cosa c'è di meglio per sembrare seria e riflessiva che mettere una conturbante frase di Fabio Volo?Forse c'è di meglio:dovrei scrivere qualcosa del tipo "Piove governo ladro" o "Non ci sono più le mezze stagioni.".Eh.
Non ci sono più le mezze stagioni.(sguardo turbato verso l'orizzonte.)

Va bene,seriaggine a parte,ho ricevuto un premio,ho ricevuto un premio!Un premio privo di significato in effetti,ma vabbè,le cose che si chiamano premio non si rifiutano:Sono stata nominata nella lista dei "The Versatile Blogger",e ora per meritarmelo (?!) dovrei scrivere sette cose che mi riguardano per poi passare la palla (alias premiare,additare,pubblicizzare) altri 15 blog.

Dunque,innanzitutto Glaaaaaaazie Marziola!E poi...
Ecco le sette verità dell'apocalisse:

1)Do i nomi agli oggetti e ci parlo.A casa abbiamo tre stufe a cui ho dato rispettivamente i nomi di Luisiella,Ginevra e Grigiola.La mia macchina fotografica si chiama Mordor,i miei piedi Misciulino e Pisciulino.

2)Non mi trucco perchè non mi sento a mio agio truccata e non porto gioielli,ma regalatemi la cosa più stupida e inutile di questo mondo come ad esempio una clessidra,un piccolo mappamondo,un sasso o una mini-mongolfiera da appendere in stanza e sarò Vostra.

3)Impazzisco per la musica celtica e medievale e non disdegno nemmeno quella degli Indiani d'America che si trovano per le strade durante le feste cittadine...Lo so,mi hanno già detto in tanti che alla fine quei tipi di musica si assomigliano tutti,e forse è anche vero,ma non ci posso fare niente,appena sento quelle note io mi sciolgo, ogni volta.

4)Sono onicofaga,e dipendente da questa attività.Suppongo che anche volendo le mie unghie non ricordino più come funzioni quella cosa chiamata "crescita".

5)A proposito della crescita,soffro della sindrome di Peter Pan.

6)Non ho pianto sul finale di Titanic,non ho pianto per Moulin Rouge,non ho pianto per La vita è bella.Però mi sono commossa come una cretina per Hachiko e per Big Fish.

7)Ho una passione insana per le salsine.Ketchup,maionese,salsa tartara,salsa tonnata,ssssssalsa.Potessi le metterei ovunque.(Nel limite del commestibile,o meglio,nel MIO limite del commestibile.)

Ora,i 15 blogger.No,15 non ce la faccio.Di meno...


1)Marzia (Qui abbiamo i biscotti:Colei che mi ha premiata e che ha un umorismo strepitoso.)


2)La Leggivendola (un blog meraviglioso per gli amanti della lettura!)

3)L'apprendista libraio (Un poveraccio che ogni giorno si trova ad affrontare la variegata e perciò terrificante clientela di una libreria di provincia...i suoi post sono divertentissimi!-e a volte anche agghiaccianti.)

4)Lo fa anche Baricco (Le perle quotidiane dei bambini che vengono aiutati da questa eccezionale logopedista...blog molto interessante,simpatico e spesso di una dolcezza unica!:) )


5)Emotion recollected in tranquillity (Ho iniziato a seguirla attirata dal titolo del blog,e da allora...sono ancora qui a chiedermi se in una sola vita possano rientrarci così tanti viaggi.Maledizione,che invidia!)

6)Pierina pierino,clown (Riflessioni e racconti di una tenera clown di corsia)

7)Nonsonodigomma (mi incanto a guardare le sue foto...alcune sono un vero spettacolo!)

8)No Mask No Party (una compagna di corso che non aggiorna da un po' il suo blog...ma la speranza è l'ultima a morire,perciò spero che torni a scrivere!;P)

Eeee stop,per il momento non mi viene altro in mente.Su,sono più della metà,accondendadevi.
Mordor vi saluta e vi fa l'occhiolino.

La terribile ombra di Mordor.



L'inquietante occhio di Sauron...sempre presso Mordor.



venerdì 27 gennaio 2012

Richiesta di perdono

E vorrei scrivere qualcosa per questa giornata così importante,ma tutto mi sembra scontato.
Ricordi sparsi di un cielo azzurro su quella scritta storica,i borbotti delle guide dei vari gruppi e il rumore dei passi che facevano crepitare ghiaia e terra,macinando vicoli che un giorno avevano pulsato di dolore,un ricordo di mattoncini rossi così accoglienti e così muti,ricordo di pagliericci,di foto tutte uguali e così diverse,di quegli occhi che sorridevano dolcemente al proprio carnefice,ricordo di un paio di scarpette rosse in cima a una montagna di scarpette infantili,calligrafie grandi e speranzose sulla pelle di valigie abbandonate,pentole che sarebbero rimaste per sempre vuote,atti di coraggio e sfida(o di umanità?) condannati in documenti sparsi,e quei riccioli biondi in quell'infinita collina di capelli lanosi.
Ricordo di un sasso calato nella tasca per memoria,e ciuffi d'erba stretti fra le dita che ora riposano fra le pagine di un diario.Di quel Diario.
Ricordo di quel silenzio alla fine della visita,un silenzio che non parlava,un silenzio che non faceva male,e forse era proprio questa la cosa più dolorosa.L'impossibilità di capire e di soffrire davvero così come chiunque si sarebbe aspettato davanti a quelle lande di filo spinato.
Il silenzio,macchiato dai passi in un mattino d'Aprile.

E poi,il vento.



Per non dimenticare.

lunedì 16 gennaio 2012

E poi,magia.





Non ho fatto altro che sognare.
Questo, e questo soltanto, è sempre stato il senso della mia vita.[...]
I più grandi dolori della mia vita sfumano, quando, aprendo la finestra che si affaccia sulla strada del mio sogno, e guardando il suo andamento, posso dimenticare me stesso.
(Fernando Pessoa)

martedì 10 gennaio 2012

La scintilla nasce dal contatto

"Oggi la medicina sta prendendo una deriva pericolosa,sembra che possa basarsi solo sui dati,che il paziente sia quasi un elemento di "disturbo",di distrazione...Ma ricordate:Nel momento in cui il paziente non vuole o non può più comunicare con voi,è inutile che stiamo qui tanto a parlare e ipotizzare:Si è chiusa una porta,e voi,di quello che succede dietro quella porta,di quello che sente e sta pensando,non sapete NIENTE."
(Prof M.G.)

Comunicare.Comunicare ci rende umani,comunicare ci fa sentire umani.Comunicare ci fa sentire parte del mondo,comunicare legittima la nostra esistenza,comunicare non ci fa sentire soli.
Comunicare diventa così importante quando ci viene a mancare tutto il resto.

In questo post parlerò del bellissimo ponte gettato dai curatori del progetto DreamBrain e del progetto Elu1 :Stabilire una comunicazione fra chi non è più in grado di farlo a causa di gravi patologie e le persone che ama.Ho scoperto questa nuova possibilità offerta dalla tecnologia tramite una conferenza e trovo che sia rappresentativo del meraviglioso potere che può avere...un'idea,un progetto che migliora la vita a così tante persone.
Prendendo spunto da vari articoli sull'argomento per non rielaborare informazioni in modo errato,
partiamo da DreamBrain:Cos'è?

DreamBrain è un progetto italiano messo a punto da Riccardo e Flavia Prodam: esperto di machine learning lui ed endocrinologa lei, hanno unito le loro forze per progettare questo dispositivo quando il loro padre è stato colpito da un ictus che ha compromesso le sue capacità comunicative.
E' uno strumento in grado di ristabilire un canale di comunicazione con il mondo esterno per i malati colpiti da ictus,SLA,Alzheimer e da altre malattie degenerative dell’encefalo,consiste in un casco che funge da interfaccia elettro-encefalografica e da un netbook: l’interfaccia campiona i segnali provenienti dall’encefalo e tramite un modello matematico proprietario, associa ai bisogni ed alle necessità (es. mangiare, bere, dormire) del paziente una certa probabilità di accadimento.
Questa tecnologia è completamente NON INVASIVA: il casco elettro-encefalografico è collegato al netbook tramite tecnologia wireless, quindi non necessita di cavi e soprattutto gli elettrodi non necessitano di gel elettro-conduttivo.
L’output del modello matematico è presentato tramite un’interfaccia grafica user-friendly con la quale è possibile capire ciò che il paziente sta provando, ed è quindi un grande aiuto per i familiari ma soprattutto per i centri riabilitativi che in questo modo possono utilizzare un nuovo strumento di comunicazione.
La sperimentazione-il prototipo è in fase di test- sinora ha dato risultati entusiasmanti: DreamBrain ha garantito un 82% di affidabilità per i soggetti colpiti da ictus e SLA, ma ci sono buone probabilità di poter migliorare ulteriormente questo dato.


Il progetto Elu1 invece si avvale dell'uso della BCI (Brain Computer Interface) e vede coinvolte persone con  grave e gravissima disabilità (scala GOS da 2 a 4: stato vegetativo, stato di coscienza minima, disabilità grave o moderata), in esito di grave cerebrolesione acquisita.Ha come obiettivo la realizzazione di un sistema integrato, non invasivo, per il monitoraggio delle “risposte” in pazienti con gravissime disabilità motorie.

Questo sistema permette di:

1.Comunicare attraverso tastiere o tabelle ETRAN virtuali ed un programma integrato per la sintesi vocale (guarda video);
2.Redigere testi con il supporto: auto-scrittura, T4e® (simile al T9 dei cellulari), auto-correzione degli errori di sintassi e grammaticali (guarda video);
3.Utilizzare videogiochi per PC, anche di ultimissima generazione;
inoltre permetterà:
  • Gestire internet e posta elettronica;
  • Telefonare e inviare SMS;
  • Leggere libri in formato elettronico;
  • Controllare dispositivi domestici come luci, televisione o altri apparecchi mediante moduli per la domotica;
  • Comunicare con altre persone che utilizzano Ni-Cx13 via internet.
Il progetto non ha carattere sanitario e prevede il coinvolgimento del paziente e dei suoi familiari.
Attraverso l’utilizzo di biosensori saranno registrate le risposte emotive suscitate dalla relazione e dalle  stimolazioni ambientali. La modificazione degli stati emotivi sarà  utilizzata come segnale di comunicazione SI/NO.
Per poter acquistare i dispositivi del progetto Elu1(il cui costo parte da un minimo di 90 €) vi rimando a questo link che presenta anche i vari modelli:http://www.amicidieluana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=37&Itemid=61#

Robodread)

 Fonti e approfondimenti per DreamBrain:
Fonte1
Fonte2
Fonte3
Fonte4

Fonti e approfondimenti per Elu1:
Fonte1
Fonte2
Fonte3

venerdì 6 gennaio 2012

Nel calzettone della befana

Tre calzini befaneschi spero profumati o quantomeno inodori per chiunque si ritrovi malauguratamente a transitare per questo blog.
Frugando nel PRIMO calzino troverete questo:http://www.underwatersculpture.com/
Ho trovato questa meraviglia proprio mentre iniziavo a chiedermi perchè ogni volta che clicco su "Blog successivo" spuntano come funghi tutti i blog religiosi esistenti nella cybersfera,niente in contrario per carità,sono credente,ma ritrovarsi ogni volta come vicino di blog il ridente faccino del Papa o qualche eminente guida spirituale rigorosamente cattolica fa un certo effetto.Comunque,dopo aver attraversato varie lande benedette da fervido cristianesimo sono finita su un blog il cui ultimo post parlava della sorpresa del primo calzino.E beh,neanche i non-amanti (quanto è agghiacciante questa doppia negazione,quanto?)dei musei possono restare indifferenti davanti a questo:

Lo scultore Jason de Caires Taylor ha deciso di aiutare il meraviglioso fondale messicano tramite l'arte:Tutte questa statue,a grandezza naturale,sono di calcestruzzo e altri materiali naturali,e verranno continuamente e silenziosamente perfezionate e cambiate dal tocco inconfondibile di Madre Natura,colonizzate da coralli,molluschi,pesci,il tutto per  facilitare lo sviluppo della barriera corallina soffocata e devastata sempre di più dalla totale mancanza di rispetto dell'uomo.Questo suggestivo museo sottomarino fatto di uomini e natura che s'incontrano e si fondono ha secondo me un non so che di misterioso,sembra che il tempo si sia fermato fra quei passanti di pietra,o che qualcosa li abbia improvvisamente lasciati immobili,sorpresi,senza fiato,in un certo senso è quasi inquietante questa folla ad occhi chiusi,questi volti trasfigurati dai coralli e dalle alghe,eppure c'è una sorta di serenità che noi non possiamo comprendere,un accordo fra loro e il mare...almeno questa è l'impressione che ho avuto io.E la vostra?

SECONDO calzino:Questo contiene un'applicazione web che gli amanti della musica potranno trovare molto utile.Ogni volta che avrete voglia di ascoltare musica nuova ma comunque affine ai vostri gusti fate un salto su Tuneglue!
E' semplicissimo da usare:
1.Inserite nella barra di ricerca il vostro cantante o gruppo preferito 
2.Cliccate sulla rotellina che comparirà con il nome del suddetto cantante/gruppo e cliccate poi su "Expand":Il sito vi suggerirà cantanti e gruppi di genere o "sonorità" simili...ve lo consiglio,si fanno scoperte interessanti!

Infine,nel TERZO calzino ci infagotto una canzone.Sarà che il giorno della partenza è ormai vicino,che le vacanze sono finite e s'insedia molto rapidamente sullo stomaco quel bel polpettone infantile-nostalgico-tenero che precede ogni mia partenza,ma lascio a questa canzone il compito di chiudere il post!