Quel giorno in cui una piuma che cade fa più rumore del previsto.Ti volti e la vedi.
Quel giorno in cui in un confusionario dormiveglia un pensiero ti attraversa la mente,ma invece di lasciarlo scivolare via quel giorno lo fermi,ti stupisci,lo contempli,ci giri intorno,apri gli occhi in un modo più attento e concentrato tutto lì,sguardo perso rivolto a lui,quel pensiero,che diventa da piccola stupidaggine a piccola rivelazione.
Quel giorno in cui invece di superare frettolosamente come al solito l'ennesimo scocciatore che vuole venderti qualcosa per strada inchiodi pochi passi dopo di lui.Ti volti,gli sorridi imbarazzato,decidi di rivolgergli la parola.
Quel giorno in cui spegni la testa e fai andare il tuo corpo,le tue gambe,pianti in asso tutti i dubbi e le domande e passi all'azione. Fai quel qualcosa che sognavi da tanto e che non avevi mai avuto il coraggio di fare.Che sia anche solo salutare una persona,o alzarsi da quella maledetta sedia e andarsene,o far uscire la propria voce dopo tanti silenzi.
Non si sa perchè accada proprio in quei giorni lì. A volte non c'è stata alcuna preparazione,alcun presentimento,niente sarebbe stato speciale quel giorno se non fosse stato per quel fatidico momento...o forse,in quei giorni,siamo speciali noi.
Sono giorni che sono risvegli.Piccole,silenziose,grandi rinascite.
Ho ventidue anni.Ma oggi ne compio otto.E potrei anche non averla saputa mai,la mia seconda data di nascita,se non fosse stato che a quel tempo,otto anni fa,tenevo un diario.Un capriccio,un gioco mi ha attraversato la mente e io ho appuntato quell'idea balzana su carta,ignorandone il peso che avrebbe avuto su di me e la mia vita.
Perchè io credo che è da quel giorno che ho iniziato a guardare il mondo un po' diversamente,ho iniziato a credere di poter essere diversa io,non avevo nulla fra le mani se non un sogno,un progetto,un passatempo,qualcosa in cui credere,ma crescendo lui ho ripreso a crescere io.Riscoprivo la mia voce,mi scoprivo con qualcosa da dire,con qualcosa dentro,anch'io.
Resta ancora,a distanza di otto anni,poco più di un'idea e qualche parola scritta,ma non sarei niente di quello che sono oggi senza quel 26 Febbraio.Quel giorno in cui un'idea,un desiderio mi ha attraversato la mente,e da allora ho ripreso a camminare,sono entrata in una nuova me.
Chi l'avrebbe immaginato mai che un'idea potesse avere tutto questo potere.
Auguri a me,e al mio piccolo risveglio.
Auguri a voi,e alle vostre piccole sconosciute ma sensazionali rinascite.