Ok,sto divagando,torniamo al succo della questione,la "manifestazione".Citando l'evento che ha raccolto le adesioni su facebook,
"Pensando a quel favoloso libro e film che è "Fahrenheit 451" ai librai della Martelli è venuta in mente un'idea insolita per manifestare pubblicamente il loro dispiacere, coinvolgendo in modo divertente e "spettacolare" i cittadini e gli affezionati clienti o amici....Il risultato?All'inizio soltanto una strada molto affollata apparentemente uguale a tante altre di Firenze,ma ad aguzzare la vista,ogni passante,CHIUNQUE,giovani,anziani,adulti,mamme,ciclisti,TUTTI avevano da qualche parte nascosto un segno distintivo...
Ci troveremo venerdì 30 settembre alle 18 innanzi alle vetrine ormai vuote della libreria, ciascuno con un libro (il preferito, quello che sta leggendo ora o solo uno a caso), e a un segnale stabilito, il suono di una trombetta da stadio, inizieremo ciascuno a leggere a voce alta una pagina, sostando o camminando di fronte alla nostra libreria o lungo tutta la via se saremo tanti...il tutto fino a un secondo segnale (per circa 7-10 minuti). Sarebbe meraviglioso diffondere questa iniziativa, coinvolgere più persone possibili, fare in modo che tanta gente accorra con il proprio libro... un modo pacifico e aggraziato per manifestare alla città il nostro amore per i libri!"
E dopo grida di approvazione e applausi la trombetta ha emesso il suo fatidico richiamo, ed è iniziato...il DELIRIO.Le foto non possono minimamente rendere l'immenso brusio di più di trecento voci che leggevano insieme le pagine più disparate dei libri più vari:
La lettura collettiva è durata più o meno dieci minuti buoni,durante i quali ho realizzato gradualmente che:
a.Non leggevo ad alta voce da un sacco di tempo
b.La mia voce faceva come al solito schifo
c.Nella fretta e nell'entusiasmo mi mangiavo le parole in un modo talmente imbarazzante da rasentare la dislessia
d.Grazie a Dio c'era così tanto baccano che nessuno poteva sentirmi mentre storpiavo Erri De Luca
e.Riflettendoci non ho intravisto nessun Federico Moccia.Quale profonda gioia!
Non appena la trombetta ci ha richiamati all'ordine,è partito un applauso di libri e mani che sembrava non voler finire più.
Scrivo questo post per ricordare questa bellissima esperienza,perchè il sorriso con cui ho lasciato quella folla di lettori festosi e guerrieri non lo dimenticherò,perchè questa è la dimostrazione che non è vero che la cultura è morta,che i libri sono superati,che ormai è tutto da buttare.Il sentimento che ci ha accomunati oggi pomeriggio è da custodire e gridare ai quattro venti.
In bocca al lupo ai proprietari e i dipendenti della libreria Martelli!
Io torno ad allenare questa mia lingua attorcigliata e incompetente,alla prossima!