mercoledì 25 maggio 2011

Acqua, succhi, saliva e sputi



[...]Portatemi sulla riva, gnari, sul confine dove l’acqua tocca la
terra, dove l’asciutto diventa bagnato.
Domani qua metteranno il cartello: Privato.

Ma di chi è l’acqua,
perché non riesco a non pensare che questa
non sia roba da vendere e comprare.

Intuisco che è così, ma perché non può esserlo?
Dammi una buona ragione!
E lui:
per la sua eguaglianza universale,

per l'indipedenza di ogni particella dalle altre
solo due parti di idrogeno per una di ossigeno
 

Per la libertà del suo stato liquido, solido, gassoso,
nel ciclo della pioggia e nelle correnti;

per la variabilità di quiete e tempesta;

per la consapevolezza della sua massa gigantesca tre a uno;

3 a 1 fisso dell’acqua sulle terre emerse;

per la grandezza di ogni orizzonte marino che diventa oceano;

per il suo essere linea, confine, finis terrae che disegna il mondo conosciuto,


per i pesci, i mammiferi marini, le capacità di sciogliere i sali,
trattenere lo zucchero, la stanchezza umana... 


[Due parti di idrogeno per una di ossigeno- Marco Paolini e i Mercanti di Liquore]

giovedì 19 maggio 2011

E ti diranno

E ti diranno parole rosse come il sangue,
nere come la notte;
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte
io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti
che sanno parlare con il cielo.
Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.

Sogna, ragazzo sogna
quando sale il vento
nelle vie del cuore,
quando un uomo vive
per le sue parole
o non vive più;
sogna, ragazzo sogna,
non lasciarlo solo contro questo mondo
non lasciarlo andare sogna fino in fondo,
fallo pure te..
Sogna, ragazzo sogna
quando cade il vento ma non è finita
quando muore un uomo per la stessa vita
che sognavi tu
Sogna, ragazzo sogna
non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu...

Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre
perchè hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente
passa ogni tanto la mano
su un viso di donna, passaci le dita
nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita

E la vita è così forte
che attraversa i muri per farsi vedere
la vita è così vera
che sembra impossibile doverla lasciare
la vita è così grande
che quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo,
convinto ancora di vederlo fiorire

Sogna, ragazzo sogna,
quando lei si volta,
quando lei non torna,
quando il solo passo
che fermava il cuore
non lo senti più
sogna, ragazzo, sogna,
passeranno i giorni,
passerà l'amore,
passeran le notti,
finirà il dolore,
sarai sempre tu...

Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo
nella mia memoria,
tante volte tanti
dentro questa storia:
non vi conto più;
sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio
sulla scrivania,
manca solo un verso
a quella poesia,
puoi finirla tu. 

(Roberto Vecchioni) 

mercoledì 18 maggio 2011

Il passeggino prepotente

Razzismo.La mia mente si è rifiutata per un bel po' di pronunciare questa parola:Non è possibile,sicuramente starò fraintendendo,non esageriamo,non vediamo del razzismo ovunque ora...! Eppure non riesco a trovare una motivazione differente per lo schifoso accanimento a cui ho assistito oggi pomeriggio.
Sono NAUSEATA. Perchè esiste gente che ama seminare astio e rancore,che s'impegna a rendere questo mondo peggiore?
"Every moment is a choice",dice Patch Adams...non c'è dubbio,certe persone non sanno proprio scegliere.
 

Ore 15:30 o giù di lì,autobus 14,strapieno come al solito in un modo impressionante anche in questi orari strambi nei quali  ho sempre avuto la convinzione che non dovesse esserci nemmeno un'anima in giro.Il 14 sa smentirti sempre.

In uno dei posti riservati alle donne in gravidanza,agli anziani o ai disabili, siedeva una giovane donna straniera con il velo (sembrerà un dettaglio insignificante, ma pare che questi "segni distintivi" attirino l'attenzione negativa dei cretini) che tratteneva con le mani un passeggino,alle sue spalle il marito coccolava un po' sulle gambe un bambino di circa un anno.
Ad una fermata è salita una signora che accompagnava una ragazza sulla sedia a rotelle,ha cercato di farsi strada con un po' di difficoltà,e noi tutti ci siamo spostati per consentirle il passaggio nel piccolo spazio affollato,la giovane mamma si è alzata in piedi e ha spostato il passeggino mettendolo trasversalmente in modo tale da permettere sia alla carrozzina che alla donna che accompagnava la ragazza la migliore comodità possibile. Saremmo ripartiti tutti serenamente.Peccato che...
"Quel passeggino lo deve chiudere."
Ecco una brillante signora che questo pomeriggio non aveva nulla da fare se non puntare il dito e dare aria alla bocca.
La donna musulmana l'ha guardata smarrita,la signora che accompagnava la ragazza  disabile è intervenuta con voce pacata:
"No no,ma non mi da noia per nulla...sto benissimo."
"Si ma...questo passeggino lo deve chiudere,non si tiene il passeggino aperto!Lo san tutti,CHIUDERE,CHIUDERE!"ha iniziato ad insistere perentoria e gesticolando verso la madre la simpaticissima donnina,alzando la voce,finchè non è intervenuto il padre di famiglia spazientito affermando che non stava dando alcun fastidio,che il bambino fino a poco tempo prima era nel passeggino,che se non ci fosse stato lui come avrebbe fatto la moglie a tenere il bambino in braccio e contemporaneamente appena salita chiudere il passeggino e trattenerlo accanto a sè?
Naturalmente l'accusatrice tutta d'un pezzo non si è lasciata zittire,e ha iniziato ad aggrapparsi a leggi che in Italia vanno rispettate,"che in Italia si chiude sempre il passeggino",che la ragazza  disabile aveva gli stessi diritti loro (non chiedetemi cosa c'entrasse con la situazione,ma questi esemplari di umana demenza spesso si sentono persone di gran cuore),che il bambino lo tengono tutti in braccio,e via con un sermone da cittadina onesta e indignata,ignorando sia la domanda di un passeggero che stufo ha sbottato "Signora,ma se non hanno fatto problemi loro,qual è il suo problema?!",sia le grida del padre, che affermava che in 10 anni in Italia non aveva mai visto delle mamme chiudere il passeggino in autobus se non dava fastidio a nessuno,fino ad ignorare persino i richiami imbarazzati dell'altra signora che cercava di farle capire che per lei non c'era davvero nessun problema,perchè avevano tutti trovato posto.
Niente da fare,questa nobile paladina di una giustizia tutta sua ha coinvolto l'autista,l'autobus si è fermato,il padre del bambino ha deciso infuriato di chiamare i carabinieri,e intorno decine di borbottii differenti,chi scocciato non aveva voglia di perdere il treno,qualche signora che annuiva consenziente e sospirante all'indignazione di questa "brava" italiana,altri che si chiedevano perchè questa donna ci stesse provando tanto gusto a costruire un putiferio sul nulla."Perchè non se ne può più di queste prepotenze",diceva lei...Ripenso alla scena,e non riesco proprio a vederci nessuna prepotenza in una madre e un passeggino.Una madre che sposta un passeggino per far spazio ad una ragazza disabile.Ci sarà stato anche un breve sorriso o sguardo di gratitudine fra le due, prima che succedesse il finimondo.Perchè io ci vedo soltanto tanta armonia?